L’ANALISI DELLO STORICO/ Calcio, Serie A: 87° torneo a girone unico, che campionato sarà? Juventus sempre in pole, Roma e Napoli da scoprire, Milano sogna di tornare grande

di RAFFAELE CICCARELLI*/ È il campionato n. 87 da quando si disputa il girone unico, dal 1929/30, il n. 115 da quando anche in Italia si iniziò a giocare a calcio sotto l’egida della Figc (allora Fif, Federazione Italiana Football), con il titolo assegnato in una sola giornata , l’8 maggio 1898 a Torino, e vinto dal Genoa CFC. Di anni, quindi, ne sono trascorsi, abbiamo attraversato due guerre mondiali e le relative ricostruzioni, boom economici e momenti di crisi, sempre, costante, è rimasto il campionato italiano di calcio che, con le sue vicende, continua ad appassionare l’italico popolo. E costante è rimasto il tema delle ultime stagioni: chi riuscirà a scalzare la Juventus dal trono? Sono sette anni, ormai, che il gradino più alto del podio conosce solo il bianco e nero della squadra sabauda, vista l’ultima campagna acquisti, il “timore” è che l’egemonia sia ancora lontana dal terminare. Non bastasse la loro forza di base, l’aver preso campioni come Emre Can, Joao Cancelo, il rientrante Leonardo Bonucci, la Juventus si è assicurata anche le prestazioni del miglior giocatore del mondo, insieme a Leo Messi, Cristiano Ronaldo. Inutile stare qui a scrivere dell’importanza di questo giocatore, è già stato fatto, giova piuttosto ribadire l’importanza del suo arrivo per tutto il movimento calcistico italiano, che si ritrova al centro delle attenzioni internazionali come non accadeva da anni. Inoltre, l’arrivo del fuoriclasse portoghese ha avuto il merito di vivacizzare anche le campagne di rafforzamento delle altre squadre, nel tentativo di annullare il gap dai bianconeri.

Milanesi finalmente protagoniste? Molto ha fatto l’Inter con l’arrivo di Sime Vrsaljko, Stefan de Vrij, Kwadwo Asamoah e Radja Nainngolan, la promessa Lautaro Martinez, tutti giocatori che possono trascinare in alto i nerazzurri di Luciano Spalletti. Molto ha fatto anche il Milan, mostrando finalmente un risveglio delle milanesi che promettono di ritornare protagoniste del nostro calcio. Emblematico il caso dei rossoneri, passati dal cupo di una stagione che si annunciava per l’ennesima volta transitoria, alle scintillanti certezze della nuova proprietà, il fondo Elliott, la cui solidità economica ha garantito il ritorno nel calcio europeo, pur conquistato sul campo nella scorsa stagione, e, soprattutto l’arrivo di Mattia Caldara e di un campione come Gonzalo Higuain. Dove i rossoneri si sono veramente rinforzati, però, e nel reparto dirigenziale con Leonardo e Paolo Maldini che, di sicuro, sapranno ben mettere al servizio della società il loro amore per questi colori.

Intrigante la nuova Roma, Napoli da decifrare con Ancelotti al posti di Sarri. Molti i movimenti realizzati anche dal DS Monchi per la Roma: tanti giovani in entrata, interessante sarà verificare gli innesti di Bryan Cristante e di Javier Pastore in un centrocampo che può ancora contare sull’esperienza di Daniele De Rossi, ma che punterà sulla definitiva consacrazione di Lorenzo Pellegrini, per consolidarsi in campionato e soprattutto confermare quanto di buono fatto l’anno scorso in campo europeo. In tutto questo, resta il mistero Napoli: sembrava che il presidente Aurelio de Laurentiis, dopo il secondo posto della scorsa stagione e l’addio di Maurizio Sarri, volesse veramente puntare ad un miglioramento, ingaggiando Carlo Ancelotti per la panchina, presumendo che fosse l’annuncio per l’arrivo di qualcuno dei tanti campioni che il buon Carletto ha allenato in giro per l’Europa. Invece, l’ineffabile Aurelio, in questo sempre fedele a se stesso, ha immediatamente chiuso i cordoni della borsa, limitandosi agli arrivi del promettente Fabian Ruiz e di Simone Verdi, apparentemente poco per sostituire Jorginho che ha seguito Sarri al Chelsea, ma soprattutto per dare ad Ancelotti un gruppo di giocatori che possa ulteriormente avvicinarsi alla Juventus. Ormai conosciamo le stravaganze del presidente partenopeo, sarà il campo, come sempre, a dimostrare se avrà avuto ragione o meno.

Le altre. Questo il roster delle favorite, poi cose interessanti ci aspettiamo da Lazio, Fiorentina e Atalanta, migliorato è anche il Torino, tutte le altre sembrano destinate a lottare per la salvezza, che quest’anno promette di essere più accesa e meno scontata, con le neopromosse Empoli, Parma e Frosinone che, rispetto agli ultimi anni, partono con concrete chance di permanenza. E allora, con queste premesse, come dice Michael Buffer, “let’s ready to rumble”: che la rissa cominci.

*Storico dello sport

Commenta per primo

Lascia un commento