L’addetto allo “scassettamento” di slot machine non versava il denaro alla concessionaria ma se lo intascava, acquistando beni per oltre 700mila euro

Giocatori alle slot machines in un’immagine d’archivio. (foto Ansa di  FEDERICO GAMBARINI9

Le Fiamme Gialle di Varese hanno eseguito una misura interdittiva, con il divieto per dodici mesi di contrarre con la Pubblica amministrazione, nei confronti di un cinquantaquattrenne di Busto Arsizio incaricato, per conto della società concessionaria per la gestione dei giochi autorizzati in Italia, di raccogliere dell’incasso delle slot machine che invece ‘intascava’. Era riuscito ad accumulare 700mila euro. 

L’indagato, titolare di una srl, ricorreva al cosiddetto “scassettamento” delle slot machine ma versava il denaro alla concessionaria. La Procura di Busto Arsizio gli ha notificato un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro e di beni a lui intestati fino a 707.000 euro. Per effetto della diffida della società concessionaria, i rapporti contrattuali tra le due società sono stati risolti per inadempimento del gestore. Dalle indagini di polizia economico finanziaria è emerso come l’indagato avesse uno stile di vita altamente sopra le proprie possibilità: aveva macchine di grossa cilindrata, frequentava locali e giocatori di calcio di squadre di serie A. Aveva anche una villa in Sardegna ed amava frequentare casinò. Sono stati sequestrati un appartamento di pregio e relativo box, tre terreni, quote di una società, disponibilità finanziarie su cinque rapporti bancari, per un valore di circa mezzo milione di euro. Il provvedimento è già stato confermato da Riesame. (fonte: Ansa)

Commenta per primo

Lascia un commento