La Turchia abbatte aereo russo nel cielo della Siria, ma parla di “sconfinamento”. Il pilota ucciso dagli anti-Assad

 

Secondo la Cnn Turca, il jet sarebbe stato abbattuto da aerei militari turchi per aver violato lo spazio aereo di Ankara. La tv Haberturk ha mostrato in un video il momento della caduta del velivolo in territorio siriano nel villaggio di Yamadi, nella zona di Latakia. ANSA/Haberturk ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING

Incidente – che potrebbe avere gravi conseguenze – tra Turchia e Russia per un aereo russo abbattuto dai turchi. Si tratta – come ha precisato Mosca – di un caccia Sukhoi-24,un bombardiere tattico a bassa quota nel nord della Siria. I due piloti  sono riusciti a lanciarsi con il paracadute, ma uno di essi risulta al momento disperso, mentre l’altro è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco sparati da terra, mentre planava, da milizie turcomanne anti-Assad. L’abbattimento è avvenuto, secondo quanto afferma Ankara, in seguito allo sconfinamento dell’apparecchio (considerato “di nazionalità non identificata”) nello spazio aereo turco; invece il ministero della Difesa russo  ha assicurato di poter dimostrare che il velivolo era rimasto nello spazio aereo siriano per tutta la durata del volo e quindi non ha violato lo spazio aereo turco.

Secondo la Cnn Turca, il jet sarebbe stato abbattuto da aerei militari turchi per aver violato lo spazio aereo di Ankara. Ma la tv Haberturk ha mostrato in un video il momento della caduta del velivolo in territorio siriano nel villaggio di Yamadi, nella zona di Latakia.

Vladimir Putin ha subito detto che l’abbattimento “avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia”. Il commento del leader del Cremlino è arrivato durante l’incontro con il re di Giordania: Putin ha ribadito che l’aereo non aveva sconfinato, sostenendo che il Su-24 è stato abbattuto 4 chilometri dentro il territorio siriano,​ e ha definito l’accaduto “una pugnalata alla schiena, compiuta da complici dei terroristi”.

Il ministero della Difesa russo afferma che l’aereo volava a circa 6mila metri di altezza sopra il territorio siriano.  Putin ha ribadito: “Non tollereremo crimini come quello che è stato perpetrato oggi. Questo evento va oltre la normale cornice della lotta al terrorismo”, ha aggiunto, “naturalmente i nostri militari stanno compiendo un lavoro eroico contro il terrorismo…Ma la perdita di oggi è una pugnalata alla schiena, compiuta da chi è complice del terrorismo. Non posso descriverla in altro modo”.

Il presidente russo ha precisato che l’aereo “è stato abbattuto sopra il territorio della Siria, con un missile aria-aria proveniente da un F-16 turco ed è caduto in territorio siriano a 4 chilometri dalla Turchia”. “Né i nostri piloti né il nostro jet minacciavano il territorio della Turchia. Questo è ovvio”, ha detto ancora Putin, sottolineando che l’incidente avrà “conseguenze significative, anche per i rapporti tra Russia e Turchia”. “Abbiamo sempre trattato la Turchia come un Paese amico. Non so chi avesse interesse per ciò che è accaduto oggi, sicuramente non noi. E invece di mettersi in contatto con noi, da parte turca immediatamente ci si è rivolti agli alleati Nato per discutere dell’incidente, come se noi avessimo abbattuto un loro aereo e non loro un nostro”. Putin ha ricordato l’accordo di coordinamento tra Russia e Usa per i bombardamenti in Siria, aggiungendo che la Turchia “è tra coloro che si sono uniti alla coalizione Usa”. L’Isis, ha sottolineato, ha risorse per “centinaia di milioni e miliardi di dollari provenienti da vendite illecite” ed è “protetto da forze armate di altri Stati”; “quindi è chiaro perché siano così sfacciati, perché uccidano la gente, perché compiano attentati in giro per il mondo, incluso il cuore dell’Europa”.  Il premier turco Ahmet Davutoglu ha sottolineato il diritto della Turchia di prendere “tutti i tipi di misure” contro la violazione dei confini. “Il mondo intero deve essere consapevole e certo che faremo qualsiasi cosa sarà necessaria per assicurare la pace e la sicurezza del nostro Paese in tutto questo anello di fuoco, allo scopo di mantenere la pace in Turchia e intorno ad essa”, ha aggiunto Davutoglu.

I ribelli anti-Assad: abbiamo ucciso uno dei due piloti Per Ankara il velivolo avrebbe violato lo spazio aereo turco nel distretto di Yayladag, nella provincia sudorientale di Hatay. Il jet si è schiantato in Siria nei pressi di un villaggio turcomanno tra le montagne, dove da alcuni giorni sono in corso raid aerei russi e siriani. I piloti si sono lanciati all’esterno con il paracadute. Secondo la Cnn Turca, uno dei due piloti è stato catturato dalle milizie turcomanne anti-Assad nell’area. L’altro sarebbe morto: i ribelli hanno pubblicato un video che mostra il corpo senza vita dell’uomo. Un portavoce della Decima Brigata ha affermato che i loro mitraglieri lo hanno colpito mentre cercava di raggiungere con il paracadute una zona controllata dalle forze di Damasco.

Infatti, su richiesta della Turchia, è stato convocato d’urgenza un vertice straordinario dell’Alleanza Atlantica. L’ufficio stampa dell’Alleanza Atlantica ha confermato che la riunione è stata chiesta dalla Turchia e che “lo scopo della riunione è quello di informare gli alleati sull’abbattimento di un aereo russo”. Proprio domani è previsto l’arrivo in Turchia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov con l’obiettivo di migliorare le relazioni diplomatiche tra Mosca e Ankara e rafforzare la lotta comune contro il sedicente Stato islamico. In agenda anche colloqui sulla crisi siriana, dove Russia e Turchia si trovano ad avere posizioni distanti, con la prima che sostiene Assad e la seconda che invece chiede la sua deposizione.

 

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