La sottosegretaria Vicari si dimette dal governo dopo l’avviso di garanzia per l’inchiesta di Trapani

L’inchiesta di Trapani sui rapporti tra politici e pubblici amministratori da un lato e gestori dei trasporti marittimi ha provocato conseguenze anche per il governo nazionale con le dimissioni della sottosegretaria alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap) e potrebbe avere conseguenze anche per la Regione Sicilia con l’avviso di garanzia al presidente Rosario Crocetta per concorso in corruzione.

Gli arresti (come riferiamo in altro rticolo) sono avvenuti ieri mattina e hanno colpito l’armatore Ettore Morace, amministratore della Liberty lines, il candidato sindaco a Trapani Girolamo Fazio e il consulente della Regione Giuseppe Montalto.  Il sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari è indagata per corruzione. In cambio di un Rolex regalatole dall’imprenditore Morace, avrebbe presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l’Iva sui trasporti marittimi, determinando un risparmio di milioni di euro per la società di Morace. “Poichè la mia permanenza nell’incarico di sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture comporterebbe di affrontare quotidianamente una materia per la quale sono oggi sottoposta ad indagine, al fine di garantire a me e al mondo che è maggiormente interessato al trasporto marittimo e a tutto il Governo che ho avuto l’onore di rappresentare, una maggiore serenità, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni”, ha dichiarato la sottosegretaria Vicari.

Indagate in stato di libertà sono inoltre  il componente dello staff di Vicari Marcello Di Caterina, il candidato al Consiglio comunale di Palermo Marianna Caronia, la dirigente dell’assessorato regionale alle Infrastrutture Salvatrice Severino, il luogotenente dei carabinieri Orazio Gisabella e Sergio La Cava, il presidente della società Navigazione Generale Italiana spa collegata al gruppo imprenditoriale facente capo all’armatore messinese Franza. Per Severino, Gisabella e La Cava la Procura aveva chiesto provvedimenti cautelari che il gip non ha concesso non ravvisandone l’esigenza. Non è escluso che possano esserci altri indagati.

 I carabinieri scrivono che “il 12 settembre 2016 Morace veniva chiamato da Di Caterina. Tra i vari argomenti affrontati tutti relativi ai trasporti marittimi e dopo avergli raccontato di aver invitato il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta sulla sua barca e di avergli pagato l’albergo sull’isola di Filicudi, Morace riferiva che gli avrebbe inviato una mail sulla questione dell’Iva”. L’ex deputato regionale Marianna Caronia avrebbe ottenuto da Morace, tramite l’intercessione di Montalto, una liquidazione superiore a quella che le spettava dopo la fine del rapporto con “Siremar spa” , società acquistata dall’armatore.

Il gruppo parlamentare del M5s all’Assemblea siciliana sostiene che “Crocetta farebbe bene a dimettersi”, ma Crocetta ribatte di non aver ancora ricevuto l’avviso di garanzia perché si trova in viaggio e, comunque, di non aver commesso alcun illecito.

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