La solita valanga di emendamenti (4550, di cui oltre 1500 dai gruppi di maggioranza) presentati in parlamento sulla legge di bilancio

Cambiano i tempi, cambiano i governi, cambiano le maggioranze,  ma il rituale in parlamento per l’annuale manovra economica, o legge di bilancio, non cambia. Quando la manovra preparata dal governo arriva al Senato e alla Camera, si scatena la corsa dei vari gruppi politici (di maggiorana e di opposizione) a tentare di mettere la proprio bandierina almeno su una delle tante voci di spesa e di risparmio, tutti incuranti della necessità di far quadrare i conti, cioè della necessità di spendere quello che si ha, non quello che le casse dello Stato non contengono.

Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia, Gualtieri (Foto LaPresse di Fabio Cimaglia)

 

Ed ecco arrivata la solita valanga di emendamenti alla “manovra”: sono circa 4550 le proposte di modifica al testo presentate dai gruppi parlamentari alla manovra in commissione Bilancio al Senato. Oltre 1.500 solo dalla maggioranza: 900 del Pd, 400 del M5s e 230 di Italia Viva (Renzi). Circa tremila arrivano dall’opposizione. I Dem chiedono – tra l’altro – di abbassare la plastic tax a 80 centesimi, non sui prodotti riciclati, e la sugar tax da 10 a 8 euro a ettolitro, e di applicare l’aumento della tassa solo sulle auto aziendali nuove. I Cinque Stelle introducono sconti fino a mille euro per chi adotta i filtri d’acqua e l’Iva agevolata al 10% per i profilattici; chiedono che la Chiesa paghi l’Imu compresi gli arretrati; prevedono che, in caso di lavori brevi e con entrate marginali, il reddito di cittadinanza sia solo sospeso. Italia verde chiede lo stop per Quota 100 per le pensioni e di tutte quelle che definisce ‘microtasse’.

Il presidente del Consiglio in un colloquio con ‘Il Corriere delle sera’ ha lanciato un appello: “Sto lavorando con il ministro dell’Economia Gualtieri – dice il presidente del Consiglio – perché voglio ridurre ancora di più le tasse, come ad esempio quella sulle auto aziendali. Faccio un appello ai gruppi parlamentari di maggioranza a collaborare con il governo, perché tutti ci si impegni a raggiungere questo risultato”. Poi Conte si rivolge alla stessa maggioranza: “Completiamo l’opera e chiudiamo il cerchio, possiamo essere ancora più ambiziosi”. Il premier replica a quelli che ritiene attacchi strumentali sulla ‘manovra delle tasse’: “Dopo i notevoli sforzi fatti da tutti noi con la sterilizzazione delle clausole Iva per 23 miliardi, non posso accettare la falsità che questa possa essere descritta come una manovra che aumenta le tasse. La pressione fiscale infatti non è aumentata. Deve vincere la verità, contro le mistificazioni e le menzogne”. Stando ai calcoli del governo, le tasse sono “appena il 5 per cento” di una Finanziaria da 30 miliardi. E qui Conte ricorda le “numerose misure a favore delle famiglie e delle imprese, i tre miliardi ai lavoratori e i tre come superbonus”.

“In Parlamento lavoreremo per migliorare una serie di norme del decreto fiscale e del disegno di legge di bilancio, dialogando con i gruppi parlamentari e le forze economiche e sociali. Ripenseremo profondamente alcune misure come quelle sulla tassazione delle auto aziendali e la plastica monouso”, ha detto Antonio Misiani, viceministro Pd all’Economia. “Cercheremo di aiutare gli enti locali, che beneficeranno di stanziamenti senza precedenti per gli investimenti ma continuano a soffrire difficoltà per la parte corrente dei loro bilanci”, aggiunge.

LE PROPOSTE DI MODIFICAEscludere dalla nuova plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. Sono alcuni degli emendamenti M5S alla manovra, parte di un pacchetto di oltre 400 proposte di modifica che saranno depositate in commissione Bilancio al Senato. Si chiede anche di esentare tutti i dispositivi sanitari monouso, non solo le siringhe e di ridurre al 5% l’imposizione sulla cancelleria di plastica (come le penne).

Vuoto a rendere non solo per il vetro ma anche per i contenitori di plastica per acqua e bibite, saponi, detersivi, shampoo, e pure per le lattine, è un’altra delle proposte per ridurre l’uso della plastica. Tra gli emendamenti anche una detrazione fino a 1000 euro per chi installa a casa i filtri per l’acqua (e 5mila per chi li mette in bar e ristoranti), un ecobonus per alberghi e strutture ricettive ‘eco-sostenibili’ e un programma ‘Mangiaplastica’ con incentivi ai Comuni che installano ecocompattatori.

La Chiesa cattolica paghi l’Imu sui suoi immobili adibiti a bar, ristoranti, alberghi e anche sugli ospedali, chiede un altro emendamento alla manovra firmato dal 5S Elio Lannutti. Nella proposta di modifica si chiede anche che la Chiesa paghi gli arretrati tra il 2006 e il 2012.

Il Movimento 5 stelle propone un’Iva agevolata per i “profilattici maschili e femminili”. Un emendamento a firma del senatore pentastellato Gaspare Antonio Marinello, prevede che si applichi l’Iva agevolata al 10% ai prodotti anticoncezionali. Il costo della misura è stimato in 50 milioni di euro l’anno.

Noi di Italia Viva diciamo due no, a quota 100 e alle tasse, e tanti sì: ai giovani, alle famiglie, al lavoro, alla sfida della sicurezza ambientale, all’equità sociale, allo sviluppo economico. Siamo per la parità delle generazioni oltre che di genere”. Così i capigruppo di Iv Maria Elena Boschi e Davide Faraone annunciano i circa 230 emendamenti alla manovra al Senato. “La nostra principale “ossessione” è “no Tax”: gli emendamenti” propongono l’abolizione totale delle microtasse (plastic, sugar, auto aziendali ecc)”.

La banca dati nazionale dei Cude e gli accessi Ztl, il contrasto agli abusi e la lotta ai furbetti del contrassegno; l’adeguamento della normativa fiscale nel settore auto, con l’inserimento delle vetture elettriche, il noleggio a lungo termine ed il leasing. Sono alcune delle questioni che l’Associazione Nazionale di tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità (Anglat) sottopone a governo e Parlamento in vista della discussione sulla Manovra di bilancio. “Nella finanziaria in discussione, le persone con disabilità, attendono – è spiegato in una nota dell’Anglat – che la mobilità trovi finalmente il suo giusto spazio, in coerenza con quanto enunciato nel programma del Governo Conte bis. “Pensiamo – è detto inoltre – anche a quei servizi di trasporto fondamentali per quei cittadini con gravi o plurime disabilità, non in grado di guidare, ma comunque portatori di diritti e di dignità che non possono essere lasciati indietro”.

Commenta per primo

Lascia un commento