La Procura di Lamezia Terme ha aperto una inchiesta sulla morte di Monica Sirianni, ex concorrente del “Grande Fratello”, avvenuta il 5 maggio

La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta sulla morte della 37enne Monica Sirianni, nata a Sydney da genitori calabresi emigrati in Australia ma tornata da alcuni anni in Italia, andando a vivere in Lombardia. Il suo decesso è avvenuto la sera del 5 maggio scorso a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, dove si trovava da qualche giorno. L’ex concorrente del “Grande fratello” aveva avvertito un malore mentre si trovava in un bar insieme ad un gruppo di amici. Portata in ospedale,  era morta poco dopo il ricovero. Sul suo corpo, su disposizione della Procura di Lamezia, è stata anche effettuata l‘autopsia. Le indagini sono state delegate ai carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli.

Monica Sirianni, prima del periodo di notorietà legato alla sua partecipazione al “Grande fratello”, era stata protagonista in Calabria di alcune trasmissioni televisive sulle reti locali. Poi  la partecipazione al “Grande Fratello”, condotto all’epoca da Alessia Marcuzzi. Nel periodo della trasmissione ebbe anche una relazione con un altro concorrente del programma, Fabrizio Conti. Ma successivamente prese la decisione di abbondonare la televisione per dedicarsi all’insegnamento dell’inglese.

L’inchiesta della Procura di Lamezia, diretta da Salvatore Curcio, mira a fare luce sui tanti punti oscuri e circostanze non chiare che caratterizzano al momento la morte della giovane. Si saprà nei prossimi giorni se dall’autopsia effettuata sul corpo della donna siano emersi elementi che possano consentire di risalire alle cause del decesso, che al momento appaiono inspiegabili. Monica Sirianni, tra l’altro, fino a quel momento non aveva avvertito alcun sintomo che potesse fare presagire una morte così prematura.

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