La piccola Indi Gregory ha cessato di vivere (e di soffrire) all’1,45 della scorsa notte. La rabbia dei genitori per la decisione dei giudici inglesi di considerarla eutanasia

La piccola Indi Gregory stanotte ha cessato di vivere. La lunga, angosciante battaglia legale, ingaggiata dai genitori per impedire che la bambina venisse sottoposta al trattamento letale in grado di porre fine alle sue sofferenze si è conclusa con la sua morte dopo che i giudici inglesi hanno imposto il rigetto anche della disponibilità dei medici italiani a compiere l’estremo tentativo di sottrarla alla morte liberatrice dalle sofferenze giudicate irreversibili dai medici e dai magistrati inglesi.  Dean Gregory, il papà della bambina di 8 mesi affetta da una grave patologia mitocondriale, alla quale il 6 novembre il governo italiano aveva concesso la cittadinanza per consentirle di essere trasferita alla clinica  “Bambino Gesù” di Roma.  “Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45”, dice Dean Gregory.”Dopo la morte di Indi io e mia moglie Clare siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna”, ha affermato. “Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa”.

“Claire l’ha tenuta con sé per i suoi ultimi respiri” riferisce Dean Gregory in un doloroso messaggio inviato ai suoi legali parlando degli ultimi istanti della figlia accanto alla madre. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima”, ha continuato Dean “Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse, ma io e Clare ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre”, ha concluso il papà.

Per i medici del Queen’s Medical Centre di Nottingham e per i giudici britannici la sua malattia era terminale e per questo era stato disposto il distacco dai principali dispositivi vitali, dopo la lunga battaglia giudiziaria ingaggiata dai genitori, Dean Gregory e Claire Staniforth.

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