La Corte Costituzionale ha deciso di dare un anno di tempo al Parlamento per approvare una legge sul fine vita, colmando così un vuoto legislativo, e nel frattempo sospende il giudizio sul caso dell‘aiuto al suicidio assistito come quello assicurato da Marco Cappato (Partito Radicale) al dj Fabo, accompagnandolo a morire nella clinica svizzera per liberarsi dalle atroci sofferenze, con la perdita della vista, della motilità e della parola in seguito a un incidente stradale.
L’attuale assetto normativo sul fine vita – afferma la Consulta – lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti. Dunque, per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina, la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 codice penale, sull’aiuto al suicidio, all’udienza del 24 settembre 2019. Resta ovviamente sospeso il processo a quo, ossia il procedimento a Marco Cappato di fronte alla corte d’assise di Milano, che aveva inviato gli atti alla Consulta.
La questione di legittimità sull’art. 580 del codice penale era infatti stata sollevata dalla Corte d’Assise milanese nell’ambito del processo a Cappato, imputato di aiuto al suicidio, per aver accompagnato in una clinica svizzera, dove scelse di morire, dj Fabo.
“La Corte ha riconosciuto le nostre ragioni”, ha affermato Marco Cappato dopo la sentenza. “E’ un risultato straordinario, arrivato grazie al coraggio di Fabiano Antoniani (nelle foto a lato prima e dopo dell’incidente). E’ dunque di fatto un successo, un altro, dopo la vittoria sul biotestamento, di Fabo e della nonviolenza, oltre che delle tante persone malate che, iniziando da Luca Coscioni e Piergiorgio Welby e finendo con Dominique Velati e Davide Trentini, in questi 15 anni hanno dato corpo alle proprie speranze di libertà. Ora il Parlamento ha la strada spianata per affrontare finalmente il tema, e per discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale, come sta accadendo nel Parlamento spagnolo”.
“E’ una decisione storica, che a mia memoria non ha precedenti – commenta Filomena Gallo, uno dei legali del caso Cappato-Dj Fabo e segretario dell’associazione Coscioni -, perché dà un monito con una data entro cui deve legiferare. Si tratta di un modello mutuato dalla Corte costituzionale tedesca, che ha poteri ordinatori nei confronti del Parlamento”.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha commentato su Twitter: “La decisione della Consulta è un’occasione importante per il Parlamento. Serve più che mai adesso aprire il dibattito su un argomento delicato rispetto al quale ci deve essere attenzione e sensibilità. La politica affronti il tema“.
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