LA COPPA STREGATA/ Ajax, lezione di calcio alla Juventus: olandesi in semifinale, bianconeri eliminati. La maledizione Champions continua. Agnelli conferma Allegri per il prossimo anno e Max non smentisce

di FABIO CAMILLACCI/ Che l’Ajax fosse una squadra più che temibile, lo avevamo capito già quando eliminò il Real Madrid negli ottavi di finale  di Champions. La conferma è arrivata una settimana fa nel match d’andata dei quarti ad Amsterdam contro la Juventus: 1-1 finale ma risultato bugiardo alla luce di quanto visto in campo. I Lancieri avrebbero meritato la vittoria. Quella vittoria che non è sfuggita ai giovani olandesi terribili nella gara di ritorno all’Allianz Stadium. Un successo strameritato, Juventus k.o. e la Coppa Campioni resta stregata per la Vecchia Signora. Non è servito comprare Ronaldo, un “animale” da Champions, capace di vincere 4 Coppe in 5 anni con il Real Madrid. Pesantissime comunque le assenze di Chiellini e Mandzukic. In sintesi, un’autentica maledizione: Madama non riesce a vincere la Champions dal 1996 e nella sua storia in totale, Coppa dei Campioni compresa, ne ha vinte solamente 2. Una nel 1985, oscurata dai gravissimi fatti dell’Heysel, e un’altra ai calci di rigore 23 anni fa all’Olimpico di Roma proprio contro l’Ajax, in cui all’epoca brillava la stella del finlandese Litmanen. Insomma, la solita storia: Juve padrona in Italia ma piccola in Europa. Lo dice la storia, non l’attualità. Nell’altra sfida in programma nel martedi di Champions, un grande Messi lancia il Barcellona al Camp Nou: 3-0 al Manchester United dopo aver vinto 1-0 a Old Trafford. Barça in semifinale.

Cristiano Ronaldo porta in vantaggio la Juventus, poi si scatena il calcio totale dell’Ajax. Primo tempo equilibrato con i padroni di casa che fanno la partita senza scoprirsi e provando a pungere i tulipani. E quando CR7 svetta ancora una volta su tutti, portando in vantaggio la Juve, lo Stadium esplode: la strada verso la semifinale sembra tracciata. E invece, dopo la rete del portoghese, la squadra di Allegri esce praticamente dal campo, lasciando la scena ai Lancieri che prendono letteralmente a pallonate i bianconeri; al punto che alla fine il migliore in campo della Juve risulterà essere il portiere Szczęsny. Van der Beek pareggia nel primo tempo (foto Afp). Nella ripresa poi monologo olandese e lezione di calcio alla Vecchia Signora. Il monumentale difensore De Ligt, già leader e capitano a soli 19 anni, firma il 2-1 definitivo. Straordinario il secondo tempo degli uomini di Ten Hag che legittimano il passaggio del turno mostrando un calcio bellissimo, come quello della grande Olanda degli anni ’70. Tadic e compagni giocano a memoria, alcune azioni sono da PlayStation. Al di là delle ottime individualità, la loro forza è il collettivo.

Che dire della Juventus? Deludente, mezzo metro sotto il livello atteso, lontanissima dalla squadra vista un mese fa contro l’Atletico Madrid ma in linea con una Champions altalenante disputata dai bianconeri a partire dalla fase a gironi. In 10 partite hanno rimediato ben 4 sconfitte: in casa contro il Manchester United di Mou, in Svizzera contro il modesto Young Boys, a Madrid con l’Atletico e oggi contro l’Ajax. Senza dimenticare altre prestazioni al di sotto delle aspettative come in casa dell’Ajax. Con un ruolino di marcia così non vai da nessuna parte. Certo, lo abbiamo detto, si sono fatte sentire alcune assenze: a Mandzukic e Chiellini bisogna aggiungere Douglas Costa, asso nella manica importante per Allegri. In situazioni del genere non può bastare solo Cristiano Ronaldo: la Juventus vista stasera è parsa una squadra priva di leader e in affanno sul piano fisico rispetto agli avversari. Tanti giocatori importanti non sono stati all’altezza. Un grande limite. E così l’Ajax può giustamente festeggiare sotto il settore occupato dai suoi tifosi letteralmente impazziti di gioia. Il campione CR7, dopo aver arringato la folla più volte durante la gara, esce con l’espressione dura, triste. La stagione della Juventus finisce qui e sabato la probabile festa scudetto per l’ottavo titolo di fila, sarà la più triste del mondo. Alla fine, il presidente Andrea Agnelli ci mette la faccia e davanti alle telecamere prova a tenere unito un ambiente distrutto dalla grande delusione. Agnelli peraltro annuncia che Allegri allenerà la Juventus anche nella prossima stagione. E Max conferma, il matrimonio continua, nonostante tutto.

 

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