La Camera approva (con scontri sulla “paternità”) l’abolizione dei vitalizi e l’applicazione della legge Fornero alle pensioni dei vecchi parlamentari

La Camera ha approvato con 348 sì, 17 no e 28 astenuti la proposta di legge Richetti “in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali”. A votare a favore sono stati il Pd, M5S, Lega, Fdi, Sinistra italiana e Scelta civica. Voto contrario da Ap, mentre Mdp si è astenuto. Forza Italia, infine, si è astenuta dal partecipare al voto sostenendo che la legge è anticostituzionale e che può pregiudicare il diritto acquisito per le pensioni di milioni di italiani.

La presidente Laura Boldrini ha letto il risultato del voto tra gli applausi di molti dei parlamentari presenti con una unanimità che non corrisponde, però, alle prese di posizione espresse nelle piazze e a Montecitorio, dove i gruppi di Pd e M5s, pur votando entrambi la legge, ne hanno rivendicato  entrambi la paternità: il M5s per averla voluta e sostenuta fin dall’inizio della legislatura, il Pd per averla materialmente presentata con la firma di Richetti (un renziano a fasi alterne) (foto). Ma ora il provvedimento dovrà passare sotto le forche caudine del Senato.

In giornata, la Camera ha detto no all’emendamento a firma di Luigi Di Maio (M5s), per introdurre l’applicazione della legge Fornero (pensione su base contributiva) a tutti i parlamentari già da questa  legislatura.

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