La Befana del tennista Djokovic: un segno dei tempi

di NUCCIO FAVA* – Forse una volta lo si diceva per mostrare magari promesse e speranza a bambini scontenti per regali attesi e non ricevuti. Sono infatti grandi e gravi  i problemi che nonostante impegni e buona volontà richiederebbero assunzione di responsabilità corale e maggiore  capacità di guardare agli interessi anche delle future generazioni e non solo ai propri interessi di bottega  con la preoccupazione della scadenza elettorale. Sono giornate  difficili ed usuranti con il rischio di far prevalere differenze contrastanti con mere logiche di schieramento e differenziazioni strumentali e di  comodo. Tutto ciò  emerge quotidianamente e disorienta l’opinione pubblica, già preoccupata e insicura alle prese anche con i pericoli della crescente inflazione e addirittura con incomprensioni e grave scontro sullo stesso problema della scuola .

Sconcertante e scandaloso segno del degrado e della subordinazione a mire e interessi personali è la bruttissima manifestazione di presunzione e di assenza di  responsabilità che tocca un grande campione dello sport non solo verso i suoi tifosi, colleghi, amici, ma verso la generalità dell’opinione pubblica specie quella giovanile . E’ il caso del tennista Djokovic, accusato di un misfatto a mio parere assai grave: falsificare i documenti per potere partecipare all’ importante torneo di tennis in Australia pur non essendo in regola con le norme per combattere il covid. In pratica sembra di capire che, conclamato  sostenitore no vax,  si sia fatto costruire in patria una documentazione medica falsa per sostenere l’impossibilità di farsi vaccinare. Molto opportunamente a mio avviso le autorità locali non hanno ceduto a pressioni e prepotenze che nessuna bravura professionale può’ eludere. Un segno dei tempi molto pericoloso e ambiguo, in cui si cerca di scavalcare e ignorare regole e norme a difesa della salute anche ricorrendo   a manifestazioni di sostegno da parte di tifosi scatenati o al patetico  appello della madre del campione perché venga liberato dalla   condizione di prigioniero!

*Nuccio Fava,  presidente dell’Associazione Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3 , responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul Giubileo del 2000.

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