John McCain: sopravvisse alle sciagure belliche e alle prigioni dei vietcong, ma lo ha distrutto il cancro

 

Il presidente  Donald Trump esprime in un tweet il suo “più profondo rispetto per la famiglia di McCain. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con voi“, anche se fra Trump e McCain i rapporti non sono stati dei migliori, con il senatore che ha inflitto al presidente uno schiaffo pesante sull’Obamacare, e Trump che non l’ha mai dimenticato. Ma le tensioni risalgono anche a prima: alla campagna elettorale in cui Trump lo aveva accusato di non essere un eroe perché era stato catturato dai vietcong. Invece Melania Trump ha twittato: “Grazie senatore McCain per il suo servizio al Paese“.

MaCain era stato l’antagonista repubblicano di Obama nella competizione presidenziale nel 2008, ma nell’esprimere le proprie condoglianze alla famiglia McCain, l’ex presidente ricorda: “Eravamo molto diversi ma condividevamo la fedeltà a qualcosa di più alto, ovvero agli ideali per cui generazioni di americani e immigrati hanno combattuto, manifestato e fatto sacrifici”. L’ex presidente George W. Bush lo ricorda come “patriota del livello più alto”, pur avendolo avuto come antagonista nelle primarie dei repubblicani alle elezioni del 2000.

John Sidney McCain III era nato il 29 agosto 1936 in una base navale a Panama, figlio e nipote di ammiragli a quattro stelle e erede di una famiglia in cui la tradizione militare risale alla guerra d’Indipendenza. Da padre, nonno e bisnonni, ma anche dalla madre Roberta che gli è sopravvissuta, John non aveva ereditato solo la passione per la divisa, ma anche quella per la battuta graffiante e la polemica. In gioventù amava le donne e l’alcool. All’Accademia navale di Annapolis era noto per essere sempre in punizione. In Florida, dove si addestrò al volo, si lanciò in una torrida relazione con una spogliarellista nota come “Marie the Flame of Florida”. Il fatto che nel 2008, a 72 anni, fosse ancora un vigoroso aspirante presidente ha del miracoloso, guardando al passato di pilota di caccia della Navy.

Da allievo, sopravvisse alla caduta di un jet in addestramento. Nel 1967 in Vietnam il suo aereo prese fuoco mentre si preparava al decollo da una portaerei. Pochi mesi dopo fu abbattuto dai nordvietnamiti nel cielo di Hanoi. McCain, ripescato da un laghetto nel centro della città dove ancora oggi una lapide ricorda l’evento, sopravvisse di nuovo, con le gambe e un braccio a pezzi. I vietnamiti lo catturarono, lo colpirono ripetutamente con le baionette e lo chiusero nell’ex prigione francese, dove trascorse anni da incubo (nella foto in basso il momento del rilascio).

L’ingresso in politica. Al ritorno negli Usa entrò in politica, ma negli anni ’70 ebbe difficoltà a costruire una seria carriera. Solo negli anni Ottanta, al tempo di Ronald Reagan, John cominciò a farsi conoscere, anche come protagonista di iniziative spesso non condivise dal suo stesso partito come le leggi di riforma del finanziamento elettorale e contro le torture. Nel 2000 tentò una prima volta la corsa alla Casa Bianca, con una campagna fuori dagli schemi. Dato politicamente per morto dopo la sconfitta alle primarie contro George W. Bush, era resuscitato a sorpresa come candidato GOP nel 2008: al suo fianco Sara Palin come vice, ma alla fine Barack Obama risultò un osso troppo duro.

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