ITALNUOTO DA APPLAUSI/ Europei di Glasgow, piovono medaglie: oro di Miressi nei 100 sl. Paltrinieri di bronzo nei 1500 sl come la Castiglioni nei 100 rana e la staffetta 4X200 sl

di MARIO MEDORI/ L’oro di Alessandro Miressi, diciannovene torinese allenato da Antonio Sarra, nella specialità regina in 48”01, sesto crono mondiale dell’anno, mantiene in Italia un titolo che è stato per tre volte di Filippo Magnini e nel 2016 di Luca Dotto, che nella virata ha sparato troppo come mai in 22”71, ma alla fine l’ha pagata anche per le non perfette condizioni fisiche: è quinto a 21 centesimi dal bronzo del francese Metella (48”24) tempo alla portata del primatista italiano (nella foto Getty: Alessandro Miressi). L’argento è dello scozzese Duncan Scott in 48”23, ma nulla può contro il gigante torinese che vira in 23”22 e torna in 24”79. Scende dal trono non dal podio. Ma non poteva fare di più Gregorio Paltrinieri con la febbre e debilitato per un virus intestinale che lo ha attaccato da ieri. Il re olimpico e del mondo è bronzo dietro il tedesco Florian Wellbrock, che aveva nuotato 14’40” e trionfa in 14’36″15 e dietro l’ucraino Mikhailo Romanchuk, argento mondiale dietro Greg a Budapest. Alla volata per l’oro Greg non partecipa ma è un bronzo che vale oro se è vero che ha gareggiato solo per scelta sua sconsigliato da tecnico e staff. Un Paltrinieri generoso come mai che resta sul podio per la quarta volta consecutiva agli Europei in 14’42″85. Non ha vinto ma c’è, e merita un applauso. Greg è rimasto in testa fino agli 800 metri poi le forze lo hanno abbandonato. Quarto l’altro azzurro in gara, Domenico Acerenza.

Grande Arianna e non solo. Matura poi anche il bronzo di Arianna Castiglioni, varesina del 1997 che in 1’06”54 ha sfiorato di un decimo il record italiano di Martina Carraro, settima in 1’07”59, ed ha toccato dietro la russa Efimova (record dei campionati in 1’05”53) e la lituana olimpionica Ruta Meilutyte 1’06”26. Poi c’è Arianna che a Berlino da deb aveva colto il bronzo e lo ha ribadito oggi. E non è finita qui. Un sabato pomeriggio da riserva, poi in serata la notizia del ripescaggio in finale per la rinuncia del britannico James Guy. Federico Burdisso sfrutta il jolly e tira fuori una gara tutta coraggio e sfrontatezza per il bronzo nei 200 farfalla. Il 17enne di Pavia, tesserato per Tiro a Volo e allenato da Simone Palombi, nuota in 1’55’’97, primato personale e record italiano juniores che cancella di quasi cinque decimi l’1’56’’40 che stampò a luglio per l’argento agli europei giovanili di Helsinki.

Staffetta da applausi. Dulcis in fundo ecco il bronzo della 4×200 stile libero dei debuttanti. Alessio Proietti Colonna (1’48’’20 primato personale), Filippo Megli (1’45’’44), Matteo Ciampi (1’46’’49) e Mattia Zuin (1’47’’45) toccano in 7’07’’58, dietro alla Gran Bretagna oro in 7’05’’32 e alla Russia d’argento in 7’06’’66. Increduli, gasati ed emozionati i quattro giovani “alfieri” azzurri al traguardo. La 4×200 stile libero resta dunque sul podio europeo dopo il bronzo di Andrea Mitchell D’Arrigo, Filippo Magnini, Luca Dotto, Gabriele Detti a Londra 2016.

I successi azzurri di sabato 4 agosto

di MARIO MEDORI/ Un oro sensazionale, anzi da mondiale. Simona Quadarella trionfa negli 800 sl agli Europei di Glasgow in 8’16″35, cancellando il primato italiano di Alessia Filippi centrato nel 2009 ai Mondiali di Roma di 8’17″21. Una gara superba, da una sola donna al comando, battendo alla fine la magiara Kesely 8’21″91 e la russa Egorova 8’24″61. E’ la terza italiana sul tetto d’Europa dopo la Filippi e Federica Pellegrini. E’ bronzo mondiale nei 1500, ma sa vincere anche gli 800. Quello della 19enne romana è il secondo tempo al mondo: la prima delle umane dopo l’8’07” dell’americana Ledecky. Una gara pazzesca, sempre in progressione, all’attacco, stile Paltrinieri, con dietro prima la tedesca Koehler e poi la magiara Kesely a darsi il cambio come prima inseguitrice. Una gara sempre sotto il record di Alessia Filippi nella prima parte (1’00″14, 2’02″69, 3’05″83, 4’08″53, 5’10″68, 6’12″94, 7’15″53). Un monologo impressionante e nella seconda specialità per la romana allenata da Christian Minotti che non ha ancora compiuto 20 anni. Una freccia dopo 800 metri, un oro straordinario (nella foto Afp: il podio degli 800 metri sl).

Simona tocca il cielo con un dito. Così la neocampionessa europea degli 800 al termine della gara: “E’ il mio primo record, un po’ me l’aspettavo, ma è sempre una grande soddisfazione. Nei 1500 proverò a fare il bis: sarebbe molto importante e il coronamento di un grande lavoro che sto portando avanti in queste stagioni”. Prima della romana avevano conquistato medaglie negli 800 Novella Calligaris (bronzo nel 1970 a Barcellona), Alessia Filippi (oro a Eindhoven 2008) e Federica Pellegrini (bronzo a Budapest 2010).

Bronzo per la Di Liddo. E subito dopo ecco un’altra medaglia azzurra: Elena Di Liddo chiude terza ed è di bronzo. La seconda medaglia di giornata è una sfida tra farfalle sui 100: stavolta vola quella di Elena Di Liddo per 4 centesimi su Ilaria Bianchi, finita sotto il podio dopo averlo preso nel 2016 a Londra. La Di Liddo passa in 26″99 rispetto alla compagna in 26″85, ma con una seconda vasca da 30″59 la Di Liddo tocca di bronzo in 57″58 (ha un personale di 57″38). Ilaria Bianchi è quarta e salva solo il record italiano di 57″27, mentre l’argento va alla russa Svetlana Chimrova in 57″30. L’oro non fa che confermare il dominio della padrona assoluta: la Sjostrom nuota in 56″13. Così Elena, 25enne pugliese: “E’ la prima medaglia, penso che realizzerò quanto ho fatto solo forse l’anno prossimo. Sono contentissima.”

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