Intesa tra i due governi della Libia su elezioni e unificazione dell’esercito. Controllo anche sui flussi migratori?

Un’intesa, di grande importanza anche per l’Italia, è stata raggiunta tra il generale Haftar per il governo di Tobruk e il premier del governo di Tripoli, Sarraj, per una soluzione della crisi libica. Due i punti principali di questa intesa: nuove elezioni entro il 2018 e scioglimento di tutte le milizie ed irregolari con il passaggio dell’esercito libico unificato sotto il controllo di un triunvirato che avrebbe al vertice proprio Haftar. Tale accordo potrebbe avere ripercussioni molto positive per il controllo sui flussi di migranti che arrivano in Libia dai vari paesi africani e tentano di imbarcarsi verso l’Italia.

Finora il governo di unità nazionale riconosciuto dalla comunità internazionale, con sede a Tripoli, non aveva mai ottenuto la fiducia del parlamento di Tobruk (un tempo l’unico riconosciuto dalla comunità internazionale), soprattutto a causa dell’ostilità di Khalifa Haftar, uomo forte vicino all’Egitto e alla Russia, che non voleva abbandonare il suo ruolo di capo delle forze armate.

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