di FABIO CAMILLACCI/ Al primo giro di boa la Russia padrona di casa stacca praticamente il biglietto per gli ottavi di finale. Giornata importante ai Mondiali perchè abbiamo visto all’opera tutte le nazionali con le prime due partite del girone H, perchè è ufficialmente iniziato il secondo turno della fase a gironi e appunto perchè i russi battendo 3-1 l’Egitto si sono virtualmente qualificati con una giornata di anticipo. Ma martedi 19 giugno di fatto sancisce di fatto anche l’eliminazione dalla rassegna iridata dell’Egito di Salah. I marcatori di Russia-Egitto: clamoroso autogol di Fathy (e siamo già alla quinta autorete del torneo, altra curiosità di questo Mondiale), poi gol di Cheryshev (bel talento) e Dzyuba. Momo Salah dal dischetto segna il gol della bandiera egiziana: amaro il suo primo sigillo in un campionato del mondo.
Russia macchina da gol. Dopo le 5 reti rifilate all’Arabia Saudita nel match d’esordio ecco il tris calato contro l’Egitto. Per carità, 8 reti contro squadre modeste (Egitto penalizzato peraltro da un Salah ancora convalescente dopo l’infortunio), ma la Russia ha comunque una buona base tecnico-tattica grazie al c.t. Cercesov e diverse buone individualità. Lunedì a Samara contro l’Uuruguay, i tifosi russi potranno festeggiare ufficialmente il passaggio del turno; e magari come primi del raggruppamento. In attesa di test più probanti, i padroni di casa possono festeggiare la prima qualificazione al secondo turno di un Mondiale da quando esiste la Federazione russa. Mentre, come detto, per l’Egitto di Salah si fa durissima: c’è da sperare anzitutto in un’impresa dell’Arabia Saudita contro l’Uruguay, altrimenti sarà finita del tutto.
Colpaccio Senegal. Polonia-Senegal 1-2, Niang trascina, Lewandowski delude. Allo Spartak Stadium di Mosca gli africani segnano un gol per tempo con Gueye (decisiva la deviazione di Cionek) e col granata che approfitta di un’uscita a vuoto dello juventino Szczesny: “un derby della Mole” a Russia 2018 vinto dall’attaccante del Toro. Nel finale vana la rete di Krychowiak. All’ultimo tentativo dunque l’Africa batte un colpo. Al tamburo si piazza Mbaye Niang, i suonati sono i polacchi, Szczesny in primis, che perde una “sfida diretta” sul gol del 2-1. Ma tutta la Polonia, e la sua folta colonia italiana, stecca all’esordio. Quella di Cissé è la squadra più attrezzata del continente, e a Mosca, nello stadio dello Spartak, vince nonostante la giornata spenta della sua stella Mané vicecampione d’Europa col Liverpool. Possono stupire ancora, attenzione al Senegal.
Il Sol Levante sorride. A pari punti col Senegal dopo la prima partita del gruppo H c’è il Giappone. Ribaltati totalmente pertanto i pronostici della vigilia. Colombia-Giappone finisce 1-2. A segno: Kagawa, Osako e Quintero. A Saransk i “Cafeteros” sono penalizzati dal fatto di essere rimasti in 10 dal 3′ per l’espulsione di Carlos Sanchez: fallo di mano a porta spalancata. I nipponici trasformano il conseguente rigore prima di essere ripresi dal centrocampista del River su punizione. Nella ripresa è del numero 15 il gol decisivo a 17′ dalla fine. La Colombia non è considerata una grande ma l’eterna sorpresa che dalla seconda fila può anche spodestare qualche big. In un gruppo equilibrato, con Polonia, Senegal e Giappone, era la favorita, ma adesso deve subito rincorrere. Insomma, Russia 2018, almeno al termine del primo turno, si conferma il Mondiale delle grandi sorprese.
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