INCHIESTA SULLE BANCHE/ Ghizzoni conferma l’incontro con la Boschi per Etruria e aggiunge l’intervento di Carrai (“cerchio magico” di Renzi)

L’ex Ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, con il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, Pier Ferdinando Casini  (Foto ANSA di Alessandro Di Meo)

Il 12 dicembre 2014 l’allora amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni incontrò la ministra Maria Elena Boschi che gli chiese “se era pensabile per Unicredit valutare un’acquisizione o un intervento su Etruria“. Lo ha detto lo stesso Ghizzoni in audizione alla Commissione di inchiesta sulle banche, presieduta da Pierferdinando Casini, anche se Ghizzoni, ricostruendo l’incontro, lo definisce come un “colloquio cordiale”, in cui “non avvertii pressioni da parte del ministro: Ci lasciammo – spiega ancora – su queste basi”.

L’ex banchiere specifica che “non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l’avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell’indipendenza di giudizi”. Questo “dal punto di vista semantico” spiega Ghizzoni “fa la differenza”.

E’ una ricostruzione che la Boschi accoglie con un certo (sia pur ingiustificato) sollievo, tant’è che si affretta  a stilare un tweet di questo tenore: “Confermo relazione iniziale di Ghizzoni. Non ho fatto alcuna pressione. E non ho chiesto io di acquisire Banca, ma Mediobanca e BPEL. Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al Tribunale”.

Ma ha avuto troppa fretta, perché Ghizzoni ha da aggiungere dell’altro. E tira fuori un altro nome di peso del “cerchio magico” di Renzi: quello di Marco Carrai. L’ex a.d. di Unicredit  dice infatti all commissione parlamentare  di aver ricevuto da Marco Carrai il 13 gennaio del 2015 una mail nella quale diceva: “Solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto nel rispetto dei ruoli di sollecitarti se possibile”. All’epoca, “la mia prima reazione – riferisce Ghizzoni – fu di chiedermi chi lo aveva sollecitato e decisi di non richiedere nessun chiarimento. Non volevo aprire altri canali di comunicazione”. In seguito, Ghizzoni rispose “ok ti confermo che stiamo lavorando e contatteremo i vertici di Etruria”.

Nell’incontro, a cui Ghizzoni partecipò da solo, la ministra Boschi “mi manifestò preoccupazione non tanto per le banche toscane in crisi, Mps e Etruria, ma la preoccupazione per cosa questo avrebbe comportato in termini negativi sul territorio toscano in particolare. E una preoccupazione sulla riduzione dell’offerta di credito per famiglie e imprese”. Ghizzoni precisa quindi di aver fatto presente che “condividevo l’aspetto nel breve dell’impatto negativo ma pensavo che le banche sane avrebbero preso le posizioni abbandonate da quelle in difficoltà. Alla fine Boschi mi chiese se era pensabile per Unicredit valutare un’acquisizione o un intervento su Etruria stressando di nuovo gli effetti della crisi” sulla Toscana. “Le risposi che per le richieste di questo genere non ero in grado di dare risposta positiva o negativa”, le dissi che avrebbe valutato la banca e “avremmo dato una risposta in totale autonomia e indipendenza”.

Commenta per primo

Lascia un commento