INCENDIO NELLA BARACCOPOLI/ Una donna morta, alcuni feriti, 200 baracche distrutte nella baraccopoli di immigrati in Calabria

Una donna nigeriana morta, carbonizzata,  un’altra con ustioni, alcuni feriti non gravi, duecento baracche distrutte: queste le conseguenze dell’incendio che è scoppiato la notte scorsa, poco dopo le 4, nella tendopoli di San Ferdinando in Calabria, adiacente alla zona industriale del porto di Gioia Tauro. Si ipotizza che le fiamme si siano sviluppate da un fuoco acceso in una delle baracche dagli occupanti per scaldarsi. Una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Reggio Calabria, già nella prima mattinata ha tenuto una informativa per i giornalisti.

Intanto sono state predisposte “urgenti iniziative per far fronte alle esigenze degli extracomunitari”: il prefetto, Michele Di Bari, e la Protezione civile “hanno disposto l’allestimento di una cucina da campo in grado di soddisfare le primarie esigenze alimentari di almeno 500 persone”. Ai migranti rimasti senza baracca saranno forniti kit igienici, sacchi a pelo e coperte.

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