Imprenditore suicida a Napoli per la crisi: cordoglio di Conte, ma i familiari, attraverso il sindaco di Cercola, fanno sapere che soffriva da tempo di una depressione

E’ stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – durante l’incontro con le parti sociali sul nuovo decreto contenente i nuovi provvedimenti per fronteggiare la crisi provocata dall’epidemia di covid-19  – a dare questo pomeriggio la notizia del suicidio a Napoli di un  imprenditore di 58 anni, vinto dallo sconforto per la crisi che affligge la sua azienda, e ad esprimere solidarietà ai familiari.

In serata, però, è arrivata la puntualizzazione del sindaco di Cercola, il comune alle porte del capoluogo campano dove l’azienda del suicida ha sede. Dunque il sindaco, Vincenzo Fiengo, ha voluto precisare, a nome dei familiari dell’imprenditore, che una depressione, accentuatasi nell’ultimo periodo, è alla base del gesto di Antonio Nogaro, 58 anni, originario di Cercola (foto), compiuto nella serata di martedì 5 maggio, quando si è tolto la vita impiccandosi all’interno del suo capannone alla periferia di San Giovanni a Teduccio, in via Murelle a Pazzigno, vecchia zona industriale a est di Napoli. ”Mi hanno chiesto – ha detto testualmente il sindaco – di far sapere che il suicidio non è legato a motivi economici, ma che il loro congiunto soffriva da tempo di una forma depressiva che si era accentuata negli ultimi tempi. Questo – commentato il sindaco – non allevia il dolore per la perdita di questo imprenditore. E alla famiglia va tutta la vicinanza mia e dell’intera cittadinanza di Cercola”.

E che fosse una persona che godeva di stima e apprezzamento è testimoniato dai messaggi di stima e di affetto  che sono stati  stati inviati ai familiari da molte persone attraverso i social.

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