Il sindaco Marino “licenzia” il vertice dell’Atac e chiede all’assessore ai trasporti di formalizzare le dimissioni

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino (c), il vicesindaco Luigi Nieri (s) e un rappresentante del comitato di quartiere di Tor Sapienza, durante il punto stampa in Campidoglio al termine della riunione per l'emergenza sicurezza nel quartiere Tor Sapienza. Roma, 18 novembre 2014. ANSA/CLAUDIO PERI
ANSA/CLAUDIO PERI

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, stanco di sentirsi addebitare colpe non sue  per il malfunzionamento del servizio pubblico di trasporti, annuncia una rivoluzione al vertice dell’Atac  dopo il caos e la serie di disagi per i cittadini verificatisi degli ultimi tempi, con ritardi e interruzioni del servizio della metropolitana perché i conducenti si rifiutavano di timbrare il cartellino di presenza, vetture senza aria condizionata o che viaggiavano con gli sportelli pericolosamente aperti. Il primo cittadino in una conferenza stampa si è scusato con cittadini e turisti “per i disagi inaccettabili che si sono verificati nelle ultime settimane” e ha annunciato:  “Ho deciso di cambiare il Consiglio di amministrazione allontanando tutti i manager responsabili di inefficienze”. Inoltre ha chiesto all’assessore ai Trasporti Guido Improta – che da tempo annunciava, con uno stillicidio insopportabile, di voler lasciare l’incarico – di formalizzare le sue dimissioni.

“Insieme a Zingaretti abbiamo deciso che da oggi Comune, Regione e Atac si impegnano a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica”.   “Abbiamo dato mandato all’azienda nel frattempo di scrivere un piano industriale vero e forte per indire la gara:  in questo modo anticipiamo l’avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019”. “L’unica alternativa era chiudere Atac, portare i libri in tribunale e chiudere l’azienda mettendo a rischio lavoratori e servizio – aggiunge – sarebbe stata la solizione più facile, ma penso che così possiamo farcela senza arrivare a una situazione così drammatica”. “Rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti di Atac, ai sindacati – con i quali ho già fissato un incontro per i prossimi giorni – perché ci sia piena collaborazione abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni del passato. Abbiamo scelto di procedere ad una vera rivoluzione del trasporto nella nostra città che può essere d’esempio nel nostro Paese – spiega – Ma richiede uno sforzo straordinario da parte di tutti”.

“Abbiamo trovato una situazione di bancarotta c on un indebitamento insostenibile”, ha ricordato Marino. “Abbiamo tentato  un piano di risanamento, che ha ottenuto dei risultati ma non è riuscito a produrre quel risanamento che serviva per la qualità della vita delle persone che si spostano ogni giorno in città”.   Infine  ha annunciato che “entro il 30 settembre 2015 c’è l’impegno della Regione Lazio di trasferire al Comune 301 milioni di euro come pagamento di vecchi contributi, negati dalle destre negli scorsi anni”.

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