Il sindaco di Rocca di Papa: «I migranti non li ho chiamati io. Ce li ha mandati Salvini»

Emanuele Crestini, sindaco di Rocca di Papa, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, intervistato da Matteo Torrioli per commentare le proteste degli abitanti dei comuni dei Castelli Romani  per l’arrivo dei migranti sbarcati dalla nave “Diciotti” che saranno ospitati nel centro di accoglienza “Mondo migliore”.

«Alcuni commenti apparsi sui social sono veramente pesanti –ha affermato Crestini-. Molti di quelli che hanno protestato non sono residenti a Rocca di Papa, gran parte di loro risiede nei paesi limitrofi. Poi c’è anche una piccola parte che risiede a Rocca di Papa. Io posso essere d’accordo col loro disappunto anche se va manifestato in un modo diverso. Capisco la loro preoccupazione per l’arrivo di queste persone, ma non per il numero perchè il centro Mondo migliore in passato ne ha ospitate molte di più di cento. Io devo garantire un giusto equilibrio tra l’accoglienza e la sicurezza dei cittadini, anche quelli dei paesi limitrofi perché non vogliamo creare problemi a nessuno.

Però io sono un semplice cittadino, non sono il ministro dell’interno. Ieri sera il ministero dell’interno ha fatto una riunione con la Cei e li hanno destinati a Rocca di Papa. Salvini dice che non li vuole in Italia, ma Rocca di Papa fa parte della Repubblica italiana. E’ Salvini che li ha mandati a Rocca di Papa, certamente non li ho chiamati io. Per l’arrivo dei migranti  ci stiamo organizzando per garantire la sicurezza di tutti. Temo la politica di basso livello che può organizzare eventi spiacevoli nell’occasione dell’arrivo di queste persone per sfruttare un momento mediatico. Anche la stampa dovrebbe avere un comportamento più corretto, perché parlano di Castelli romani in rivolta, invece non abbiamo avuto alcun problema di sicurezza in questi giorni».

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