Il sindaco di Mantova (Pd) accusato di aver chiesto favori sessuali in cambio di un finanziamento. Ma lui nega

Indagato per concussione il sindaco di Mantova Mattia Palazzi del Pd: è accusato di aver chiesto favori sessuali alla rappresentante di un’associazione culturale cittadina, in cambio di contributi comunali.  Ma l’accusato nega ogni addebito. Anzi, “il sindaco è provato da questa situazione e psicologicamente turbato dalle accuse – dice il suo avvocato, Paolo Gianolio, all’AdnKronos – ma si dichiara completamente estraneo ai fatti. Per questo è disponibile fin da subito a chiarire la sua posizione con la Procura”.

I carabinieri di Mantova mercoledì hanno sequestrato al sindaco, oltre ad alcuni atti amministrativi in Comune, il telefonino, il tablet e un vecchio computer. Lo stesso hanno fatto con la presidente e la vicepresidente dell’associazione, sentite dal sostituto procuratore Donatella Pianezzi, ma solo come persone informate dei fatti.

 Rimane riservata  l’identità di chi ha presentato l’esposto. “Abbiamo appreso dai giornali che le donne citate hanno dichiarato di non aver fatto loro l’esposto – dice Gianolio – quindi aspettiamo ulteriori sviluppi per capire meglio la situazione”.

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