IL RIBALTONE LOMBARDO/ L’Atalanta affonda il Napoli al “Maradona”, Milan e Inter mettono la freccia e sorpassano i partenopei. Adesso comandano i rossoneri davanti ai cugini nerazzurri che rimandano in crisi la Roma del gran ex Mourinho

di FABIO CAMILLACCI/ Anticipi di campionato scoppiettanti per la 16° giornata di Serie A. In campo ben 5 delle cosiddette “7 sorelle”, tra cui le prime quattro della classifica, ovvero: le squadre che si giocheranno lo scudetto, verosimilmente, fino al termine della stagione. Milan-Salernitana 2-0, Roma-Inter 0-3, Napoli-Atalanta 2-3. E così, in un colpo solo il Napoli passa dal primo al terzo posto, scavalcato dalle due milanesi. Un autentico ribaltone. Ora guidano i rossoneri con 38 punti davanti all’Inter a quota 37, poi Napoli 36 e Atalanta 34. Quattro squadre in quattro punti. Lo scriviamo da tempo che per il tricolore c’è anche la Dea: adesso lo dice anche la classifica.

Stadio Maradona: un match sulle montagne russe. I bergamaschi vanno in vantaggio, poi subiscono la rimonta degli azzurri ma trovano la forza per il controsorpasso che vale tre punti pesantissimi. Falcidiata dagli infortuni, la compagine di Spalletti conosce la seconda sconfitta in campionato, la prima tra le mura amiche. Una brutta botta per i partenopei; la miglior difesa del torneo, in tre giorni, tra Sassuolo e Atalanta, incassa 5 reti in due gare. Oltretutto, nelle ultime giornate, sul piano del gioco il Napoli ha brillato soltanto nel 4-0 alla Lazio. L’Atalanta dal canto suo, con la quinta vittoria di fila, blinda il quarto posto e sogna lo scudetto (nella foto: l’esultanza dei calciatori atalantini).

Il successo dell’Inter all’Olimpico contro la Roma del grande ex Josè Mourinho. Una partita pieni di significati al di là di Mou per la prima volta avversario dei nerazzurri alla guida di una squadra italiana. Tra i 22 in campo infatti c’è un altro grande ex come Edin Dzeko per la prima volta da nemico sulla sponda giallorossa del Tevere. Il bosniaco segna il raddoppio e non esulta per rispetto. E nonostante il ritorno di Francesco Totti in tribuna per una partita della Roma, i giallorossi tornano in piena crisi, una crisi in gran parte causata dall’emergenza infortuni e squalifiche. Resta il fatto di una vittoria troppo facile per l’Inter: un match chiuso già al termine del primo tempo. Roma fin troppo arrendevole. Non come i suoi inimitabili tifosi che hanno cantato fino alla fine, nonostante il pesante passivo.

Tutto facile anche per il Milan che liquida la Salernitana a San Siro. Due gol che archiviano la pratica nei primi 18 minuti di gara. E il Diavolo torna al comando da solo dopo 10 mesi. Dato statistico, i rossoneri non partivano così bene dal 2003. La squadra di Stefano Pioli, dunque, dopo un doppio break, ha ripreso a macinare punti: l’ultima volta che si era trovata da sola in testa al campionato era il 13 febbraio scorso, prima della sconfitta di La Spezia. Si aggrava invece la situazione della Salernitana sempre più ultima in classifica. Peraltro, il Milan come Roma, Napoli e Inter ha dovuto far fronte alle tante assenze. Resta il problema di sempre: si gioca troppo e di conseguenza gli infortuni si moltiplicano. Speriamo che le istituzioni calcistiche lo capiscano e prendano provvedimenti.

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