IL PUNTO/ “Manita” Italia in Europa, anche la Fiorentina supera la fase a gironi: ora il sorteggio

babacardi Raffaele Ciccarelli*/

Termina la fase a gironi delle coppe europee, il bilancio delle italiane è per fortuna positivo nella sostanza, meno nella forma, almeno nella coppa più importante. Persa ancor prima di iniziare la Lazio, retrocessa in Europa League nel preliminare dal Bayer Leverkusen, le sorti dell’italica pedata in Champions League sono rimaste affidate, more solito negli ultimi tempi, a Juventus e Roma che, attraverso vie sostanzialmente opposte, hanno raggiunto il traguardo minimo della qualificazione agli ottavi. Per entrambe possiamo dire che il cammino in coppa è stato opposto a quello in campionato: balbettante tra le mura amiche la nuova Juventus, ma arrembante in un girone tra i più tosti, con Manchester City, Borussia Moenchengladbach e Siviglia superati man mano con sempre maggior convinzione, fino al passo falso, in verità casuale, in terra spagnola che è purtroppo valso il primo posto; claudicante quello della Roma pur convincente soprattutto nella prima parte in campionato, mai invece nella gestione europea di Garcia, ancora una volta sottoposto allo shock di una goleada (il terrificante sei a uno in casa del Barcellona), qualificandosi senza gloria all’ultima gara interna accontentandosi di un tremebondo pareggio contro il Bate Borisov e ringraziando i catalani che non perdevano in casa del Bayer Leverkusen.

Le altre magnifiche 14 d’Europa. In linea con le aspettative le altre qualificate, con il calcio inglese che alla fine si è ripreso piazzando tra le prime il balbettante Chelsea di questo periodo e lo stesso Manchester City che ha scavalcato la Juventus all’ultimo tuffo, con l’impresa dell’Arsenal vincente, in pratica, lo spareggio in casa dell’Olympiakos (tre a zero), lasciando per strada il solo Manchester United, ancora inconsolato orfano di un tecnico dello spessore di Sir Alex Ferguson.

Il futuro prossimo. Conclusa la fase a gironi, cosa ci aspetta ora dagli ottavi in poi, quando inizia un’altra competizione con l’eliminazione diretta? Forse in questa edizione più che nelle altre resta forte la sensazione che, così come è attualmente organizzato, questo torneo sia una tavola imbandita per pochi ricchi, con Barcellona e Bayern Monaco in primis, Real Madrid poco dietro, a contendersi il posto a capo tavola, lasciando agli altri le briciole. Molto ci dirà il sorteggio di lunedì prossimo, il necessario, per le italiane, sarà evitare catalani e bavaresi, per il resto le altre sono parse alla portata della Juventus, meno della Roma, ma solo per demerito suo. Il letargo previsto ora fino a febbraio dovrà servire ai giallorossi per ritrovare quella tranquillità e sicurezza evaporate nella notte spagnola, alla Juventus di riavere le sue certezze dopo i tanti cambiamenti.

En plein italiano in Europa League. Molto più lineare e convincente il cammino italiano in Europa League, tornata finalmente nelle grazie e nei desideri delle nostre squadre dopo anni di colpevole abbandono. Passano senza problemi il Napoli, addirittura trionfante a punteggio pieno (stasera 5-2 al Legia Varsavia al San Paolo), e la Lazio (nell’ultimo turno 1-1 in casa del Saint Etienne), qualche difficoltà in più per la bella Fiorentina di Paulo Sousa (stasera ai viola bastava un punto: hanno battuto 1-0 i portoghesi del Belenenses al Franchi), ma alla fine tutte sono al turno successivo, con solide speranze di arrivare fino alla fine e alzare finalmente un trofeo che manca da troppo tempo (nella foto Getty-Gazzetta.it: l’autore del gol vittoria della Fiorentina Babacar, abbraccia Pasqual).

*Storico del calcio

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