IL PUNTO/ Calcio: la settimana delle soprese prenatalizie. Da Garcia “The Spezial One”, all’esonero dello “Special One” Mourinho

jose-mourinho.jpg.pagespeed.ce.Nt78M-hYQDdi Raffaele Ciccarelli*

È stata una settimana calcistica ricca di sorprese, sia dal punto di vista tecnico, sia sotto il profilo gestionale, una di quelle settimane esaltanti che, per molti versi, possono far comprendere l’amore che si può nutrire verso questo sport. Le sorprese più clamorose sono, forse, arrivate dal campo, e dalla sua manifestazione probabilmente più bistrattata, la Coppa Italia. Erano degli accoppiamenti che ricordavano tanto il biblico passo in cui si parla dell’impresa del piccolo Davide che sconfigge il gigante Golia, quello cui abbiamo assistito ha la stessa valenza.

Raffica di sorprese prenatalizie. Prima ha iniziato l’Alessandria, squadra di Prima Divisione, seppur ambiziosa, nota finora soprattutto per aver dato i natali calcistici a Gianni Rivera, ora famosa anche per essersi qualificata ai quarti di questa coppa superando, a domicilio, il Genoa. Ha continuato lo Spezia, realtà in difficoltà in Serie B, ma capace di dimenticare tutte le proprie ansie e di andare a conquistare la qualificazione nientemeno che in casa della Roma, dove le ansie sono ormai diventate paura. Imprese calcistiche che rafforzano sempre più la tesi di un calcio non fatto da soldi e da valori economici, ma da cuore e volontà, elementi che, se presenti, possono permettere qualsiasi impresa. È chiaro che nel caso di queste due sfide, i valori tecnici erano assolutamente discrepanti, è altrettanto chiaro che, oltre alla grande prestazione di Alessandria e Spezia, ci sia dovuto essere quella sbagliata delle loro blasonate avversarie. Tutto sta a capire le cause del malessere, individuabili nelle guide delle due squadre (Gasperini per i rossoblu e Garcia per i giallorossi), anche se non possono essere solo loro i depositari di tutti gli errori. Intanto continua la favola di questi due “Davide”, sarà affascinante scoprire dove riuscirà a condurli il loro cammino in coppa.

Da Garcia ribattezzato dal web “The Spezial One”, a Mourinho: uno “Special One” in crisi. Questa se vogliamo turbolenta settimana si chiude con l’addio dello “Special One” José Mourinho alla panchina del Chelsea. Poco tempo fa abbiamo scritto del momento critico del portoghese (08/10/2015, Mourinho: un condottiero vincente in crisi nera, su Altroquotidiano), siamo stati quasi profetici nello sviluppo di una situazione nuova per lui, quella di essere allontanato per i pessimi risultati della squadra, e non per i pessimi rapporti che egli stesso finisce per ingenerare nei suoi spogliatoi. Come abbiamo scritto all’epoca, egli non ha dato speranze di vittoria ai suoi giocatori, anzi accusandoli senza difenderli, creando quell’insanabile frattura che lo ha portato a non essere riconosciuto più come condottiero. Il risultato è stato questo esonero mascherato da risoluzione consensuale, una situazione che rende Mourinho “Normal One”, re nudo senza onnipotenza, uguale a tanti altri che vivono questo mestiere, forse per questo più umano e, una volta tanto, più simpatico, emblema egli stesso di una settimana in cui il calcio ha dimostrato che anche i ricchi possono piangere…

*Storico del calcio

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