Il presidente del Senato dice no ai “supercanguri” sulle unioni civili

Pietro GrassoIl presidente del Senato, Pietro Grasso, ha giudicato inammissibili i sette emendamenti premissivi al disegno di legge Cirinnà sulle unioni, civili i cosiddetti super-canguri di Marcucci, di Malan e della Lega. Grasso ha anticipato la decisione durante la riunione informale dei capigruppo. Tali emendamenti – ha affermato – sono stati “tollerati in rare occasioni da altre presidenze come reazione proporzionata della maggioranza rispetto a forme di ostruzionismo esasperato”. Pertanto gli emendamenti al ddl Cirinnà diminuiscono da 6100 a 500.

“Renzi e il Pd hanno paura del Parlamento e bloccano i diritti delle persone”, aveva detto Di Maio (M5s, vice presidente della Camera)  in conferenza stampa parlando di unioni civili. “Dietro il maxiemendamento si nascondono beghe interne al Pd e una maggioranza senza numeri. Grasso faccia valere il ruolo di seconda carica dello Stato”. “La fiducia sul maxiemendamento non ha nulla a che fare con i diritti civili. Sarebbe una fiducia a un esecutivo che governa malissimo. Noi non la voteremmo” spiega Di Maio e ribadisce: “sulla stepchild adoption il M5S lascia ai suoi parlamentari  libertà di coscienza”.

Invece ora Alfano incalza per avere altre modifiche alla legge proposta dalla senatrice Cirinnà, dopo che Renzi ha ceduta sulla stepchild adoption (l’adozione del  figlio del partner in una coppia omosessuale).

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