IL PENULTIMATUM DI MUSUMECI

di SERGIO SIMEONE* – Sto seguendo con molta curiosità la vicenda dell’ordinanza del governatore della Sicilia  Nello Musumeci che dispone la chiusura degli hot spot che ospitano i migranti entro la mezzanotte del giorno 24 agosto per motivi di tutela della salute pubblica.

Per la verità non mi meraviglia il fatto che, sulla scia del “capitano” – a cui non pare vero di poter cavalcare di nuovo il cavallo di battaglia che ha fatto la sua fortuna nei sondaggi, la xenofobia – la destra cerchi di scaricare la colpa dei contagi sui migranti per rinfocolare la paura e l’odio della gente contro gli stranieri. Anche se questa accusa non ha alcun fondamento: è di pochi giorni fa una dichiarazione del professor Locatelli secondo la quale solo il 3,5% dei migranti risulta positivo e viene comunque  isolato e tenuto sotto controllo.

E allora da che cosa nasce la mia curiosità? Nasce dalla domanda: se il ministro dell’Interno, dopo averlo avvertito che la sua ordinanza è nulla, non la impugna e lascia che diventi operativa, che cosa farà Musumeci dei migranti espulsi dall’hot spot? Li rimpatrierà? Ma se non ci riesce lo Stato italiano, figuriamoci se ci riesce una Regione. Li manderà in altre regioni? Impossibile, ci vorrebbe il consenso delle altre Regioni, che non arriverà mai. Li lascerà vagare liberamente per la Sicilia? Allora sì che diventerebbero una minaccia per la salute pubblica.

Probabilmente lo stesso governatore deve essersi reso conto di aver messo in piedi un meccanismo che può ritorcersi contro di lui: se va allo scontro con il ministro  può andare incontro ad una sonora sconfitta sul piano giudiziario; se il ministro non lo blocca non sa che fare di questi migranti. Ed allora a due ore dalla scadenza dell’ultimatum, durante la trasmissione “Stasera Italia” di Rete4 ha coraggiosamente dichiarato che se lo Stato gli chiede una settimana di tempo per risolvere il problema lui è disposto a concederla. Musumeci, in realtà, è generoso  non con lo Stato ma con se stesso perché trasformando l’ultimatum in penultimatum evita di fare una figuraccia.

*Sergio Simeone, docente di Storia e Filosofia, è stato anche dirigente del Sindacato Scuola della Cgil

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