La pandemia ha inciso negativamente anche sul bilancio del Vaticano e in genere della Chiesa, per cui il il Papa, con un Motu Proprio, ha deciso di ridurre del 10% le retribuzioni dei cardinali e di sospendere per due anni l’erogazione degli scatti di anzianità. Il provvedimento – che vale anche per il Vicariato, le Basiliche papali e la Fabbrica di San Pietro – avrà decorrenza dal 1° aprile con lo scopo di “salvaguardare gli attuali posti di lavoro“.
Questi tagli non sono applicati “qualora l’interessato documenti che gli sia impossibile far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado”.
Vengono poi sospesi per tutti, fino ad aprile 2023, gli scatti di anzianità: oltre ai cardinali, ai superiori, agli ecclesiastici e ai religiosi, interessati dal taglio dello stipendio, la norma si applica anche al “personale con contratto di livello funzionale dal 4 al 10, entrambi inclusi, della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e degli Enti le cui retribuzioni siano corrisposte dalla Santa Sede o dallo Stato della Città del Vaticano”.
Le disposizioni “si applicano anche al Vicariato di Roma, ai Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura”.
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