IL NUOVO GOVERNO CONTE/ Ecco chi sono i 21 ministri che oggi prestano giuramento nelle mani del Presidente Mattarella

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ESTERI: Luigi Di Maio (M5s)

Sarà il più giovane ministro della storia della Repubblica a soli 33 anni. Dopo il diploma di liceo classico, si è iscritto all’università, in un primo momento alla facoltà di Ingegneria, poi a Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Ma alla fine ha rinunciato e non si è mai laureato. Nel suo curriculum si legge che è giornalista pubblicista dal 2007, che ha lavorato per un breve periodo come webmaster e anche come steward allo stadio San Paolo di Napoli. Poi, la scelta della politica con la candidatura nel Movimento 5 stelle.

Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 ha ottenuto 95.219 voti (63,41%) nel collegio uninominale di Acerra. Di Maio è il maggiore di tre fratelli: la madre, Paola Esposito, è un’insegnante di italiano e latino, mentre il padre Antonio, imprenditore edile, ha un passato politico a destra ed è stato dirigente prima del Movimento sociale italiano, poi di AN.

INTERNO: Prefetto Luciana Lamorgese

Nata a Potenza l’11 settembre 1953, è sposata e ha due figli. Laureata in giurisprudenza, avvocato, è stata prefetto di Milano dal 13 febbraio 2017 al 1° ottobre 2018. Il 1 gennaio 1989 è stata nominata viceprefetto Ispettore e poi viceprefetto dal 1 gennaio 1994. Ha lavorato nella Prefettura di Varese e a Roma presso il Ministero, alla Direzione Generale per l’Amministrazione Generale e per gli Affari del Personale, dal dicembre 1980, dove ha prestato servizio dapprima presso la Divisione Affari Generali e quindi, dal dicembre 1985, presso l’Ufficio Studi per l’Amministrazione Generale e per gli Affari Legislativi; ha lavorato all’Ufficio Centrale per gli Affari Legislativi e le Relazioni Internazionali, dall’ottobre 1996, dove è stata Direttore dell’Ufficio Ordinamento della Pubblica Amministrazione.

Nominata prefetto il 28 luglio 2003, ha svolto le seguenti funzioni: direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 4 agosto 2008. Vicecapo di gabinetto per l’espletamento delle funzioni vicarie, dal 10 dicembre 2008. E’ divenuta prefetto di Venezia, dal 12 gennaio 2010.

Il 20 maggio 2011 è stata nominata anche Soggetto Attuatore per l’espletamento di tutte le attività necessarie per l’individuazione, l’allestimento o la realizzazione e la gestione delle strutture di accoglienza nella Regione Veneto. Lamorgese è stata anche Capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012. Dal 19 luglio 2013 al 12 febbraio 2017 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno.

ECONOMIA: Roberto Gualtieri (Pd)

 Europeista convinto, professore universitario, il profilo di un tecnico ma un cammino alle spalle tutto politico. Romano, classe 1966, laurea in lettere conseguita con 110 e lode e un dottorato di ricerca in Scienze Storiche, tesi su Commercio estero e sviluppo.

Storico legato all’Istituto Gramsci, autore di diverse pubblicazioni, tra cui una sulle Istituzioni europee curata con Giuliano Amato. Professore associato in Storia contemporanea all’Università La Sapienza, editorialista e collaboratore di diversi quotidiani e riviste. E’ stato iscritto alla Federazione giovanile comunista. Ha militato per anni nei Democratici di Sinistra, ha fatto parte prima della segreteria di Roma e poi del consiglio nazionale, prima di contribuire a redigere il Manifesto per il Partito democratico e di entrare a fare parte della direzione del Partito nel 2008.

Nel 2009 è approdato a Strasburgo, sempre in quota Pd. E’ stato membro del team negoziale del Parlamento europeo per la creazione del Servizio Europeo per l’Azione esterna e per il Fiscal Compact. Ha preso parte tra il 2012 e il 2013 al gruppo di lavoro presieduto da Herman Van Rompuy per la riforma dell’Unione Economica e Monetaria.

Tra gli eurodeputati più influenti, per due volte presidente della Commissione per i Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, riconfermato eurodeputato subentrando al dottor Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che ha optato per il seggio in Sicilia. E’ membro del gruppo direttivo sulla Brexit nonché sherpa per le negoziazioni con la Gran Bretagna.

GIUSTIZIA: Alfonso Bonafede (M5s)

Resta alla guida del ministero della Giustizia dove è stato nei 15 mesi di governo giallo-verde con Giuseppe Conte premier. 43 anni, è un avvocato civilista nato a Mazara del Vallo (Trapani) dove ha vissuto fino al 1995, poi si è trasferito a Firenze e qui si è laureato in Giurisprudenza. Nel 2006 ha conseguito il dottorato di ricerca presso la stessa facoltà e ha aperto uno studio legale.

Nel 2006 è entrato a far parte del gruppo degli ‘Amici di Beppe Grillo’ del meet up di Firenze. Nel 2009 è stato candidato sindaco del capoluogo toscano per M5s, ottenendo solo l’1.82% mentre nel voto online per la scelta dei candidati alle politiche del 2013 sulla piattaforma Rousseau era risultato il primo dei prescelti con 227 preferenze. Quindi è stato eletto alla Camera. Nella scorsa legislatura è stato vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. Nel 2016 ha fatto parte del gruppo di coordinamento e supporto dei comuni governati dal Movimento 5 Stelle.

DIFESA: Lorenzo Guerini (Pd)

Per la sua capacità di mediazione gli è valsa più volte la definizione di “pontiere” o, anche, quella di “Gianni Letta renziano”. Si lega a Matteo Renzi ai tempi dell’Anci, quando da sindaco di Lodi incontrava il suo omologo fiorentino durante le assemblee dell’associazione dei Comuni e durante le riunioni della Conferenza Unificata. Figlio di padre comunista, come lui stesso racconta, comincia l’attività politica da giovanissimo nella Democrazia Cristiana. Ricopre la carica di presidente della Provincia di Lodi dal 1995 al 2004 – per due mandati – e sindaco di Lodi dal 2005 al 2012. Diviene poco più tardi portavoce della segreteria Pd guidata da Renzi

Sarà il candidato d’opposizione per la guida del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Dopo le dimissioni di Renzi, Guerini si opporrà alla mozione Zingaretti cn una «una opposizione ‘costruttiva’».

LAVORO: Nunzia Catalfo (M5s)

Prima firmataria della proposta di legge sul reddito di cittadinanza nel 2013 e sul salario minimo nella scorsa legislatura. è nata a Catania nel 1967. Orientatore e selezionatore del personale, per quasi 30 anni si è occupata di formazione, dispersione scolastica e aiuto all’inserimento in collaborazione con i centri per l’impiego e i servizi per l’impiego in generale. Dal 2008 è attivista del Movimento 5 Stelle “per portare avanti una nuova visione del mercato del lavoro più aderente alle esigenze di imprese e cittadini”, come scrive nel suo profilo. Nel 2013 viene eletta al Senato e nel giugno dello stesso anno deposita la proposta di legge sul reddito di cittadinanza.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA: Paola Pisano (M5s)

Dall’Università alla politica, l’innovazione ha sempre fatto parte del dna di Paola Pisano, 42 anni, due figli.  Docente di Gestione dell’Innovazione all’Università degli Studi di Torino e direttore del Centro di Innovazione tecnologica multidisciplinare dell’Ateneo piemontese, classe 1977, assessore della giunta Appendino guiderà il nuovo ministero ispirato al Chief Innovation Officer dell’amministrazione di Barack Obama.

Tra le novità che ha portato a Torino per renderla una Smart City ci sono: la sperimentazione del 5G, l’Internet delle cose, i droni e l’auto a guida autonoma. Alle europee gli era stata offerta da Di Maio la candidatura come capolista in Pienonte, ma aveva rifiutato.

AMBIENTE: Sergio Costa (M5s)

Il generale di brigata dei Carabinieri resta al timone del ministero dell’Ambiente. Napoletano, Costa, nato il 22 aprile 1959, è stato anche comandante regionale del Corpo Forestale.

E’ il super esperto che ha guidato l’inchiesta sulla Terra dei Fuochi, il primo che ha individuato in terra campana, nel Casertano, una discarica abusiva dando così il via al primo filone d’indagine.

Laureato in Scienze Agrarie, ha conseguito un Master in Diritto dell’Ambiente. E’ stato comandante regionale del Corpo forestale dello Stato fino allo scioglimento (31 dicembre 2016).

Il ministero dell’Ambiente, con lui, è divenuto “plastic free” e l’esempio è stato poi seguito da tante altre istituzioni. Altro obiettivo raggiunto dal ministro è stato il bando per progetti sull’educazione ambientale nelle scuole. In prima linea sulla tutela del mare, ha anche preparato la legge Salvamare.

FAMIGLIA: Elena Bonetti (Pd)

Professore associato di Analisi matematica all’Università di Milano, 43 anni, sposata con due figli, è stata nelle file del Pd nel 2018. Nella biografia sulla sua pagina web, si legge: “Ho studiato matematica presso l’Universitaà di Pavia, alunna del Collegio Ghisleri, laureandomi nel 1997. Ho poi conseguito il PhD in Matematica presso l’Università di Milano nel 2002. La mia ricerca tratta di modelli analitici per le scienze applicate. 

Considerata vicina a Matteo Renzi, ha organizzato il corso di formazione politica ‘Meritare l’Italia‘, una quattro giorni dedicata agli under 30 contro “la cultura dell’uno vale uno” e rivolta “a chi vuole studiare, a chi vuole fare fatica e a chi crede nel merito». 

SVILUPPO ECONOMICO: Stefano Patuanelli (M5s)

Ha 45 anni. Ha iniziato la sua militanza nel M5S con i primi gruppi “Amici di Beppe Grillo”. Dal 2011 al 2016 è stato consigliere comunale a Trieste, sua città di origine. E’ un ingegnere edile e  come tale si è occupato soprattutto di sicurezza nei cantieri. Sostiene che il codice degli appalti, dopo un anno e mezzo di applicazione, mostra “alcune criticità che andranno superate”. Eletto senatore nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia, è da giugno presidente del gruppo MoVimento 5 Stelle a Palazzo Madama.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI: Paola De Micheli (Pd)

Sono le Tre “P” sintetizzano contraddistinguono le passioni della neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: politica-pallavolo-pomodori. Classe 1973, si laurea in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Vive e lavora a Piacenza e diventa manager nel settore agroalimentare per il “Consorzio Cooperativo Conserve Italia”. Diventa anche presidente e amministratore delegato di una società cooperativa di trasformazione del pomodoro in sughi. Negli anni ’90 inizia il suo impegno in politica e con l’inizio della segreteria Pd di Pier Luigi Bersani entra a far parte del dipartimento Economia del Partito Democratico, coordinato da Stefano Fassina, ricoprendo il ruolo di responsabile nazionale delle Piccole e Medie Imprese. Dal 2007 è membro della direzione provinciale del Pd di Piacenza.

Deputata nella XVI legislatura, membro della Commissione Bilancio e componente della Commissione bicamerale per la semplificazione, viene rieletta nella legislatura successiva ricoprendo anche, dal 31 ottobre 2014, l’incarico di sottosegretario al ministero dell’Economia.

Bersaniana della prima ora e, successivamente, molto vicina a Enrico Letta, diventa membro del consiglio direttivo di TrecentoSessanta, l’associazione fondata nel 2007 proprio da Letta. Nel settembre 2017 succede a Vasco Errani come commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e nel 2019, è nominata dal nuovo segretario del Pd, Nicola Zingaretti, vicesegretario del partito insieme ad Andrea Orlando.

Dal 20 luglio 2016 è presidente della Lega di Pallavolo di Serie A, rieletta anche nel 2018.

AGRICOLTURA: Teresa Bellanova (Pd)

Un passato da giovanissima sindacalista nella Cgil e una dura lotta al caporalato. Nata a Ceglie Messapica (Brindisi) il 17 agosto 1958 ed è sposata con Abdellah El Motassime. A 15 anni viene eletta capolega alla Camera del Lavoro di Ceglie Messapica in cui inizia la sua battaglia per la rappresentanza del lavoro e la difesa dei diritti delle persone.

In Cgil ricopre diverse funzioni: coordinatrice regionale delle donne della Federbraccianti in Puglia, poi segretaria generale provinciale della Flai (agroindustria) Cgil di Lecce, poi ancora come segretaria generale della Filtea Cgil (tessile-abbigliamento) di Lecce e infine dall’8 settembre 2000 diventa componente della segreteria nazionale della Filtea con delega alle politiche per il Mezzogiorno, alle politiche industriali, al mercato del lavoro, al contoterzismo e alla formazione professionale.

Nel 2006 viene eletta deputato dei Democratici di Sinistra. Una volta eletta, assume l’incarico di componente della XI Commissione Lavoro. In tale veste elabora il documento conclusivoin cui denunciano fenomeni distorsivi del mercato del lavoro: lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera.

 Il 28 febbraio 2014 viene nominata sottosegretario al Lavoro nel Governo Renzi. Il 7 marzo 2016 diventa viceministro dello Sviluppo economico, incarico mantenuto anche nel governo Gentiloni. 

AFFARI EUROPEI: Enzo Amendola (Pd)

Entrato a far parte della Sinistra Giovanile (nel suo curriculum figura un incarico come responsabile Esteri e vicepresidente IUSY – International Union of Socialist Youth), Amendola, nato a Napoli il 22 dicembre del 1973, nella segreteria del Pd ricopre l’incarico di responsabile Esteri. E’ stato capogruppo del Partito Democratico nella III Commissione (Affari esteri e comunitari) della Camera e membro della delegazione parlamentare dell’Assemblea Osce. Nel governo Gentiloni è stato sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale. E’ stato scelto da Zingaretti come responsabile nazionale agli Esteri del PD.

E’ stato anche segretario regionale Pd della Campania fino al 2014 ed è stato anche nella segreteria nazionale del partito come responsabile Esteri durante la gestione Renzi.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Fabiana Dadone (M5s)

Cuneese, classe 1984, prende il posto della leghista Giulia Bongiorno a palazzo Vidoni.  Laureata in giurisprudenza, è molto attiva nel volontariato: è suo il ricorso che vede costretta la giunta di Mondovì, cittadina in cui risiede, a sciogliersi per problemi relativi alle quote di genere.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata della XVII legislatura per il Movimento 5 Stelle. Componente della Commissione Affari Costituzionali, fa parte del Comitato permanente per i Pareri, della Giunta per le Elezioni e della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

Vince per la seconda volta le “Parlamentarie” del 5 stelle e alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 torna in Parlamento per la seconda volta. Dal 2018 è il nuovo referente di Rousseau per la funzione Scudo della Rete

Dal 25 giugno 2019 entra nel collegio dei probiviri del M5s che esprime pareri e contribuisce a risolvere divergenze all’interno del Movimento 5 stelle.

MEZZOGIORNO: Giuseppe Provenzano (Pd)

Politico ed economista, è vice direttore della Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno.

Classe 1982, siciliano, è laureato e ha conseguito il dottorato in diritto pubblico alla Scuola Superiore ‘Sant’Anna’ di Pisa. E’ membro della Direzione del Pd. 

Un particolare significativo: la notte del 26 gennaio 2018, in cui l’allora segretario Matteo Renzi comunicò alla direzione del partito i nomi dei candidati alle politiche del 4 marzo, Provenzano rinunciò alla candidatura in polemica con il metodo scelto, e perché messo in lista dopo Daniela Cardinale, figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale.

Da giugno 2019 è membro della Segreteria nazionale del Pd come responsabile delle politiche del Lavoro. E’ stato consigliere di Giovanni Legnini quando era sottosegretario al Mef, capo della segreteria dell’assessore per l’Economia della Regione Siciliana (2012- 2014) nella giunta Crocetta e consulente del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (2013-2014).

AFFARI REGIONALI: Francesco Boccia (Pd)

Docente di Scienze politiche all’Università di Bologna, è nato a Bisceglie 51 anni fa. si è specializzato con un master alla Bocconi a Milano.

A partire dal 1998 è stato consigliere economico di Enrico Letta al ministero dell’Industria, poi assessore all’Economia del Comune di Bari, quindi Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali nel secondo governo Prodi e commissario liquidatore dell’organo straordinario di liquidazione del dissesto finanziario del Comune di Taranto.

Esponente prima della Margherita e poi del Pd, Boccia è stato due volte in corsa alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla guida della Regione Puglia, venendo sconfitto in entrambi i casi da Nichi Vendola.

E’ tra i fondatori di Digithon, associazione che si caratterizza per un appuntamento annuale che, attraverso dibattiti, promuove il confronto tra i giovani e il mondo digitale e investitori istituzionali e internazionali. Dal 2011 è sposato con Nunzia De Girolamo, già parlamentare Pdl ed ex ministro dell’Agricoltura del governo di Enrico Letta.

ISTRUZIONE E UNIVERSITÀ: Lorenzo Fioramonti (M5s)

Era vice ministro dell’Istruzione nel precedente governo. Alla ricerca ha dedicato la sua vita professionale, facendo parte della folta schiera dei cosiddetti “cervelli in fuga”. Classe 1977, ricercatore, filosofo, Fioramonti è attualmente in aspettativa dal ruolo di professore ordinario di Economia politica all’Università di Pretoria in Sud Africa, dove ha anche fondato il “Centre for the Study of Governance Innovation”. E’ stato anche vicedirettore del progetto “Future Africa”. 

Si è laureato in Storia Economica e Politica con 110 e lode alla facoltà di Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata. Ha poi conseguito il dottorato all’Università di Siena, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo, sempre in Scienze Politiche, con una tesi dal titolo: “Un caso di studio di Micro-Assistenza alla Democrazia: l’Unione Europea in Supporto delle Organizzazioni Comunitarie in Sud Africa”. Detiene, inoltre, la cattedra UNESCOUNU in “Integrazione Regionale, Migrazione e Libera Circolazione delle Persone”. E’ anche professore straordinario presso la scuola di Public Leadership dell’università di Stellenbosch (Sud Africa), senior fellow presso il Centre for Social Investment dell’università di Heidelberg e la Hertie School of Governance in Germania e associate fellow all’università delle Nazioni Unite. Nel 2012, ha ricevuto il premio dell’università di Pretoria come eccezionale ricercatore giovane e nel 2014 è diventato il primo presidente dell’associazione degli studi dell’Unione Europea dell’Africa Sub-Sahariana.

Il neoministro è autore di oltre 60 articoli scientifici e di 10 libri. Tra i più recenti “Presi per il Pil” e “Wellbeing Economy: Success in a World Without Growth”. Fino al 2018, era un colonnista regolare del Business Day, il più importante giornale finanziario del Sud Africa.

BENI CULTURALI: Dario Franceschini (Pd)

E’ un politico «figlio d’arte», formato nel mito dei partigiani che combatterono con suo padre Giorgio, che il deputato Pd volle accanto a sé nella prima uscita da segretario del Pd: era il 21 febbraio 2009, il primo segretario del partito, Walter Veltroni, si era da poco dimesso a causa della sconfitta alle elezioni regionali. E lui decise di giurare sulla Costituzione davanti al Castello di Ferrara, luogo dove i fascisti, nel 1943, avevano trucidato degli inermi cittadini.  Con quel giuramento sulla Costituzione Dario Franceschini si impone al centro della vita politica, del suo partito e non solo. La corrente che si è raccolta attorno a lui gode di una sorta di ‘golden share’ perenne nel partito, tanto da essere risultata determinante nell’elezione di almeno due degli ultimi tre segretari. 

 Nel 2013, dopo la “non vittoria” del Pd di Pier Luigi Bersani, diviene ministro dei Rapporti con il Parlamento nel governo di larghe intese presieduto da Enrico Letta. Pochi mesi dopo divenne ministro dei Beni e delle Attività Culturali del governo di Matteo Renzi, subentrato a Letta.

Mantenne la carica anche sotto il governo Gentiloni durante il quale ruppe con l’ex premier ed ex segretario, decidendo di sostenere la corsa alle primerie di Nicola Zingaretti. 

Tra i suoi lavori si ricordano Nelle vene quell’acqua d’argento, del 2006, con il quale nel 2007 ha vinto in Francia il Premier Roman di Chambery e, in Italia, il Premio Opera Prima Città di Penne e il Premio Bacchelli. Il romanzo è stato pubblicato in Francia da Gallimard con il titolo Dans les veines ce fleuve d’argent.

Nel 2007 ha pubblicato anche un romanzo, La follia improvvisa di Ignazio Rando, da cui è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale della compagnia “Giorni Dispari Teatro” di Varese.

SALUTE: Roberto Speranza (Leu)

Deputato di Leu, prende il posto di Giulia Grillo, che fino all’ultimo era considerata papabile per la riconferma, Roberto Speranza è  nato a Potenza il 4 gennaio 1979.

Laureato in Scienze politiche, con un dottorato di ricerca in storia dell’Europa mediterranea, il neo ministro è stato capogruppo del Pd alla Camera prima della scissione, e ha annunciato le sue dimissioni il 15 aprile 2015 in dissenso con la decisione del Governo Renzi di porre la fiducia sulla nuova legge elettorale, l’Italicum.

Il 20 febbraio 2017 è uscito dal Partito Democratico assieme ad altri esponenti della minoranza, tra cui anche l’ex segretario Pier Luigi Bersani, a causa di un acceso dibattito con la maggioranza per la linea attuata dal partito sotto la segreteria di Matteo Renzi.

Subito dopo ha fondato Articolo Uno-Mdp. Alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018 è stato candidato con Liberi e Uguali, ed è stato rieletto deputato nella circoscrizione Toscana. Il suo impegno politico è iniziato nella Sinistra Giovanile di cui è stato prima segretario regionale e poi presidente nazionale.

Nella sua città è stato consigliere comunale nel 2004 e poi assessore all’Urbanistica e segretario regionale della Basilicata. Coordinatore della campagna nazionale di Pier Luigi Bersani per le primarie del centrosinistra nel 2012. È sposato con due figli.

SPORT: Vincenzo Spadafora (M5s)

È stato, a detta dei bene informati, il grande tessitore dell’alleanza tra M5d e Pd. Nato 45 anni fa ad Afragola, sottosegretario con delega alle Pari opportunità nel governo gialloverde, Vincenzo Spadafora è stato eletto deputato nelle file del M5s alle ultime elezioni. Il capo politico pentastellato Luigi Di Maio lo ha voluto nel suo staff quando Spadafora aveva appena esaurito il proprio mandato di primo Garante per l’infanzia e l’adolescenza, nel 2016.

Prima di allora, Spadafora era stato presidente di Unicef Italia dal 2008 al 2011, grazie all’esperienza acquisita nel campo delle organizzazioni non governative e prima dell’elezione con M5s, aveva iniziato la carriera politica nel 1998 come segretario particolare del presidente della Regione Campania, Andrea Losco, dell’Udeur, per poi passare alla segreteria dei Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio e, successivamente, capo segreteria di Francesco Rutelli al Ministero dei Beni Culturali, nel 2006.

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Federico D’Incà (M5s)

Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Trento, è stato analista di sistemi di gestione informatici in una società privata fino al 2013, e in precedenza è stato impiegato in una multinazionale della grande distribuzione. È consigliere della Gondazione Italia-Usa  Impegnato in diversi progetti umanitari in Italia e all’estero. Eletto deputato alle politiche del 2013 per il M5S, il 26 marzo 2015 è diventato ufficialmente presidente del gruppo parlamentare. Rieletto nel 2018 è stato nominato questore della Camera. Fa parte della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, del Comitato per la Comunicazione e l’Informazione Esterna, del Comitato di Vigilanza sull’Attività di Documentazione, del Comitato per gli Affari del Personale, del Comitato per la Sicurezza.

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