Il governo ha deciso di stanziare una somma straordinaria di 25 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze del coronavirus sull’economia italiana. La notizia è stata anticipata dal presente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa, precisando che lo stanziamento “non è da utilizzare subito ma sarà impiegato per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”.
E’ toccato poi al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (foto), illustrare i criteri del provvedimento, che, come ha detto Conte, “è stato possibile adottare grazie al clima che si sta definendo a livello europeo”. Il ministro ha affermato che “vanno tempestivamente adottate tutte le disposizioni per affrontare l’impatto economico sui lavoratori, sulle famiglie e sulle imprese e per questo il governo chiede al parlamento di autorizzare uno scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica per un importo fino a 20 miliardi di euro pari all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto, che corrispondono a circa 25 miliardi per competenza e cassa”.
Il decreto sulle misure economiche per l’ emergenza coronavirus sarà varato venerdì e sarà da “12 miliardi”, ha precisato Gualtieri in conferenza stampa a palazzo Chigi: “Tecnicamente – ha detto – è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee”. E a chi gli chiede se si sforerà il 3% nel rapporto deficit/pil risponde: “E’ ancora presto dire qual è il livello di deficit che verrà raggiunto”.
“Gli indicatori finora disponibili dell’attività economica dopo la caduta di dicembre – precisa – segnano un rimbalzo positivo a gennaio, per tornare a una moderata contrazione verso la fine mese di febbraio”.
“E’ ipotizzabile – precisa Gualtieri in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato – una caduta del prodotto per almeno un paio di mesi a prescindere dagli interventi che saranno messi in campo. Ma è prematuro e inopportuno dare uno specifico dato previsionale sul Pil”. Comunque “non mettiamo la testa nella sabbia, stiamo tenendo conto di tutti gli scenari. Nel decreto anti-Coronavirus “ci sarà anche una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui sulla prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro (fondo Gasparrini) e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari” anche con “parziale sostegno di garanzia statale”.
E ha precisato che “il governo è impegnato ad accelerare e sbloccare gli investimenti già programmati e finanziati anche mediante la nomina di commissari ad hoc. Nel contempo lavoreremo per alleggerire l’impianto del codice appalti facilitando procedure più snelle”.
Merkel: il patto di stabilità va usato con flessibilità – A sostegno della posizione dell’Italia è intervenuta ancheAngela Merkel affermando che “il patto di stabilità dell’Unione Europea va usato con flessibilità. Non si può dire all’Italia in questa situazione che non debba investire nel suo sistema sanitario. È chiaro che le spese su questo debbano avere una precedenza. La situazione è straordinaria – ha aggiunto – ma la possibilità di usare la flessibilità è già contenuta nel patto”.
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