Il giallo di Arce. Chiesto il rinvio a giudizio di 5 persone tra cui tre carabinieri. La tesi: “Serena Mollicone fu uccisa in caserma”

di FABIO CAMILLACCI/ Dopo gli ultimi sviluppi delle indagini sul giallo di Arce in provincia di Frosinone, la notizia era nell’aria: e puntualmente è arrivata. Il procuratore di Cassino Luciano d’Emmanuele a chiusura della nuova inchiesta sentenzia: “Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce, con una spinta contro una porta, data la riscontrata perfetta compatibilità tra le lesioni riportate dalla vittima e la rottura di una porta collocata in caserma”. Per questo ha chiesto cinque rinvii a giudizio per l’omicidio della 18enne avvenuto il primo giugno 2001.

Le 5 persone coinvolte nel delitto. Per quanto accaduto 18 anni fa, il pubblico ministero ha chiesto il processo per i 5 indagati. Si tratta dell’ex maresciallo dei carabinieri di Arce, Franco Mottola (all’epoca comandante della caserma nel paesino del frusinate), la moglie Anna e il figlio Marco. Chiesto il rinvio a giudizio anche per altri due carabinieri: il maresciallo Vincenzo Quatrale accusato di concorso in omicidio e l’appuntato Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento. Per Quatrale si ipotizza anche l’istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzzi, che morì in circostanze misteriose l’11 aprile 2008 proprio alla vigilia della testimonianza che avrebbe aggravato la posizione degli indagati.

Le ulteriori precisazioni del procuratore. In merito agli ultimi sviluppi dell’inchiesta, il magistrato Luciano d’Emmanuele aggiunge: “E’ stata inoltre accertata la perfetta compatibilità tra i microframmenti rinvenuti sul nastro adesivo che avvolgeva il capo della vittima e il legno della suddetta porta, così come con il coperchio di una caldaia della caserma”. A breve sapremo se i 5 indagati andranno a processo.

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