Il direttore della Galleria delle Marche, Peter Aufreiter, lascia Urbino con una motivazione polemica

I direttori dei musei italiani, (da sinistra), Peter Assmann del Palazzo Ducale di Mantova, Mauro Felicori della Reggia di Caserta, Peter Aufreiter della Galleria Nazionale delle Marche, Flaminia Gennari Santori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, Martina Bagnoli della Galleria Estense di Modena, Paolo Giulierini del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Sylvain Bellenger del Museo Capodimonte di Napoli, Serena Bertolucci del Palazzo Reale di Genova, nella biblioteca del ministero dei Beni e delle Attività Culturali per loro la presentazione alla stampa a Roma il 15 settembre 2015. (foto Ansa di Maurizio Brambatti) 

Il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter lascerà a novembre, a fine mandato, la direzione del museo ad Urbino per andare a Vienna dove dirigerà, da gennaio 2020 i Technischen Museums.

Aufreiter lo anticipa all’ANSA e sottolinea: “Qui con la nuova riforma non si sa nulla di sicuro e ho l’impressione di non essere più molto utile e valorizzato”. Mentre spiega di essersi mosso da tempo anche perché preoccupato dal fatto che “tante persone qui in Italia pensano che i musei debbano essere gestiti da italiani”.
“Io a Urbino mi sono trovato benissimo, in questi anni con il mio staff abbiamo fatto tantissime cose, 20 mostre oltre a tutta la preparazione dell’Anno di Raffaello. I visitatori sono aumentati del 30 per cento nonostante il terremoto e gli incassi raddoppiati”.

Dal Mibac, rivela, gli hanno chiesto dieci giorni fa se voleva proseguire nell’incarico. “Però mi hanno scritto che la nuova riforma può prevedere cambiamenti, da qui la decisione di accettare l’incarico a Vienna”.

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