I talebani sono entrati a Kabul: hanno annunciato di voleri evitare violenze in città e consentire un passaggio sicuro a chiunque decida di andarsene. I milizaini sostengono di non voler prendere la capitale “con la forza”, riporta il Guardian citando il comunicato del portavoce. Ma secondo le testimonianze di alcuni abitanti, nella capitale afghana si sentono spari e sono in corso combattimenti.E si annunciano misure per la restaurazione dell’Emirato islamico con l’ordine alle donne di lasciare il lavoro e alle bambine di non andare più scuola. Una restaurazione, insomma.
Quindi suona abbastanza falso l’annuncio che “L’Emirato islamico ordina a tutte le sue forze di attendere alle porte di Kabul, di non tentare di entrare in città”, come aveva scritto su Twitter Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani. I residenti hanno confermato però la presenza di “combattenti talebani armati nel nostro quartiere” anche se al momento, secondo la testimonianza di altri abitanti della zona est della capitale, non ci sarebbero combattimenti.
E’ certo, comunque, che negoziatori talebani si sono diretti al palazzo presidenziale di Kabul per attuare un trasferimento pacifico dei poteri. Lo riferisce una fonte afghana all’Associated Press. Il presidente afghano Ashraf Ghani, scrive la Bbc, ha tenuto consultazioni d’emergenza con l’inviato Usa Zalmay Khalilzad e altri rappresentanti della Nato; ma poi ha preso il volo per l’esilio.
Le fonti talebane insistono nel dire che la transizione avverrà pacificamente, ha assicurato il ministro dell’Interno afghano ad interim, Abdul Sattar Mirzakwal, in un video twittato da Tolonews. Il ministro ha anche detto che le forze di sicurezza garantiranno l’incolumità dei cittadini. Ci sarà un “pacifico passaggio di poteri verso un governo di transizione”, ha assicurato il ministro dell’Interno afghano.
Nell’imminenza della presa del potere da parte dei talebani, la gente sta scappando da Kabul anche in auto, causando lunghe code di traffico in uscita dalla città. Lo riporta la Bbc mostrando le immagini della fuga. I talebani sono alla periferia della capitale, ma hanno ordinato ai loro combattenti di astenersi dal perpetrare violenze e di consentire un passaggio sicuro a chiunque scelga di andarsene. Alcune persone, secondo quanto viene riferito, abbandonano i veicoli fermi in coda e proseguono a piedi verso l’aeroporto.
La Russia non evacuerà la sua ambasciata a Kabul, nonostante l’imminente presa della città da parte dei talebani, riferiscono fonti russe. Il movimento talebano garantisce la sicurezza dell’ambasciata russa a Kabul, ha detto alla TASS Suhail Shaheen, un portavoce dell’ufficio politico talebano. “Abbiamo buone relazioni con la Russia e la nostra politica in generale è quella di garantire le condizioni di sicurezza per il funzionamento dell’ambasciata russa e di altre ambasciate”, ha detto in risposta a una domanda. Invece sono iniziate questa mattina le operazioni per il rientro in Italia del personale dell’ambasciata che era ancora a Kabul e dei connazionali presenti in Afghanistan. La partenza del volo è prevista per le 21.30 locali. Ieri l’appello della Farnesina tramite una mail mandata agli italiani presenti in Afghanistan a ritornare in Italia tramite il volo messo a disposizione dall’aeronautica militare.
Il Papa all’Angelus ha fatto riferimento all’evoluzione della situazione in Afghanistan esprimendo preoccupazione e ribadendo: «Mi unisco all’unanime preoccupazione per la situazione in Afghanistan. Vi chiedo di pregare con me il Dio della pace affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo. Solo così la martoriata popolazione di quel Paese, uomini, donne, anziani, bambini, potrà ritornare alle proprie case, vivere in pace e sicurezza nel pieno rispetto reciproco».
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