I manichini di tre giocatori della Roma “impiccati” davanti al Colosseo. Gli “Irriducibili della Lazio”: «Siamo stati noi, ma era un sano sfottò”

E’ stata una macabra messa in scena quella che si è presentata davanti ai passanti in via degli Annibaldi, a Roma, a pochi passi dal Colosseo, dove nella notte tra giovedì e venerdì, su una passerella pedonale di fronte all’Anfiteatro Flavio, sono apparsi tre manichini impiccati con indosso le maglie di tre giocatori della Roma: Daniele De Rossi, Mohamed Salah e Radja Nainggolan.

E uno striscione sul quale campeggiava la scritta “Un consiglio senza offesa, dormite con la luce accesa“. Il gesto arriva dopo il derby che domenica i giallorossi hanno perso per 3 a 1 contro la Lazio. Le forze dell’ordine sono state subito allertate, e poco dopo l’una i manichini con le maglie dei calciatori erano state rimosse, ma la foto (che riproduciamo) ormai aveva fatto il giro del web e dei siti on line.

Poi la “confessione” degli Irriducibili Lazio Curva Nord, storico gruppo della tifoseria laziale, che si dono dichiarati sorpresi delle reazioni che il loro gesto ha provocato: “Siamo meravigliati e stupiti da tanta ottusità, dal sensazionalismo misto all’allarmismo che anima il giornalismo italiano”, affermano in una nota. “Nessuna minaccia a nessun giocatore della Roma – aggiungono -. Le bambole gonfiabili, rappresentano una metafora che vuole rimarcare lo stato depressivo in cui versano i tifosi e i giocatori dell’altra sponda del Tevere. Si tratta della continuazione e non della fine, di un sano sfottò che si protrae già da tre derby, l’invito alla luce accesa è per evitare che di notte gli incubi possano disturbare i loro sonni, come accade dal 26 maggio 2013”, proseguono. “Non riteniamo scusarci con nessuno in quanto, seppur di cattivo gusto per alcuni, rientra tutto nel sano diritto a deridere l’avversario calcistico di sempre. Questo comunicato nasce dall’esigenza di rispondere e tutelarci da una stampa attenta a strumentalizzare, allarmare e mistificare piuttosto che limitarsi a fare un’informazione chiara e corretta…Arrivederci al prossimo incubo…”.

In rete è spuntato anche un video che mostra un nutrito gruppo di tifosi impegnati a srotolare e attaccare alla passerella lo striscione. L’audio del filmato riporta anche un coro contro la squadra giallorossa.

L’episodio avviene a pochi giorni da altri sfottò pesanti, a seguito del ko incassato dalla Roma nella stracittadina: il piazzale del centro sportivo di Trigoria è stato infatti imbrattato con sagome di cadaveri, la scritta ‘rip’ (riposa in pace), lumini da morto e croci giallorosse.

Sul caso comunque proseguono le indagini della Digos per identificare gli autori del gesto.

Nessuna denuncia intanto da parte della Roma, ma da quanto trapela dal club, la società è in costante contatto con le forze dell’ordine, che fin da questa mattina presto hanno messo al corrente la Roma di quanto avvenuto. Il club non prende quindi nessuna posizione, non fa dichiarazioni, ma ripone totale fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine.

La Lazio, invece, con una nota “ancora una volta, ribadisce la sua posizione di assoluta difesa della legalità e di totale condanna di ogni forma di violenza e di istigazione della stessa. Fermo restando che da sempre dopo ogni derby si verificano anche episodi goliardici e di sfottò”.

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