FESTIVAL DI SANREMO/ I Maneskin vincono con “Zitti e buoni”, al 2° posto Francesca Michielin e Fedez, al 3° Ermal Meta. Le emozioni della serata finale

 Al Festival di Sanremo sovvertita nel finale la classifica parziale dei big, che vedeva in testa Ermal Meta: al primo posto si sono piazzati i Maneskin, il complesso che ha presentato  il brano “Zitti e buoni“.  Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez con “Chiamami per nome“, al terzo Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti“.

Dopo di loro, dal quarto posto in poi questa la classifica:  Colapesce Dimartino, Irama, Willie Peyote, Annalisa, Madame, Orietta Berti, Arisa, La Rappresentante di Lista, Extraliscio feat. Davide Toffolo, Lo Stato Sociale, Noemi, Malika Ayane, Fulminacci, Max Gazzè, Fasma, Gaia, Coma_Cose, Ghemon, Francesco Renga, Gio Evan, Bugo, Aiello, RandoLa serata finale si era aperta con l’Inno di Mameli eseguito dalla  la Banda della Marina militare

Poi, nelle tre ore che hanno preceduto il finale dell’ultima serata, tra una canzone e l’altra molti i “numeri a soggetto. Fiorello ha ironizzato sul futuro di Sanremo scherzando con Amadeus quando questi ha escluso l’ipotesi di una terzaedizione della coppia festival, poi l’esibizione con Ibraimovich

E ancora Serena Rossi (foto a destra) che lancia La canzone segreta, il nuovo show che condurrà da venerdì 12 marzo su Rai1.

Dopo le ‘proteste’ dei giorni scorsi, ha ricevuto il suo mazzo di fiori anche Fedez, in gara in coppia con Francesca Michielin. I due, che nelle sere passate avevano rimarcato il distanziamento da covid con un nastro di raso legato alle aste dei microfoni, hanno cantato occhi negli occhi e alla fine del brano si sono abbracciati.

Quindi si è presa la scena Ornella Vanoni (foto in basso) accompagnata al piano  da Francesco Gabbani nel duetto “Un sorriso dentro il pianto” .

Applauso per le maestranze in un momento difficile come questo. E’ quello che invita a fare Fiorello durante un cambio di scena ai tecnici entrati sul palco dell’Ariston. Con l’orchestra che accoglie volentieri l’invito. “Loro sono in rappresentanza di tutti i nostri tecnici”, ha aggiunto Fiore.

Poi la scena se la prende Zlatan Ibrahimovic, che parla “in terza persone”: «Alla fine di questa settimana, voglio dirvi una cosa: tutti conoscevano già Zlatan prima di questo festival. Allora perché Zlatan è venuto qui? Perché gli piacciono le sfide, l’adrenalina, gli piace crescere e se non affronti le sfide con te stesso non puoi crescere. Io ho giocato 9545 partite, ne ho vinte tante, ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho anche persa qualcuna. Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partite. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Il fallimento non è il contrario del successo, ma è una parte del successo. Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. Se sbaglia Zlatan puoi sbagliare anche tu, la cosa importante è fare ogni giorno la differenza. Impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ho partecipato a questo festival per dirvi che ognuno di voi nel suo piccolo può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. E questo non è il mio festival, non è il festival di Amadeus, ma è il vostro festival, dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa».

 Giovanna Botteri racconta l’inizio della pandemia quando un anno fa la Cina capì di essere in guerra, poi invita Amadeus a chiudere gli occhi e a immaginare “quello che c’è oltre la telecamera: vedi la gente, che è lì a guardarci con affetto, senti i cuori che battono e quel battito significa calore, affetto. Senti che chi ci segue da lontano ci vuole bene per come siamo, anche se siamo imperfetti, e questo ti dà la forza di non sentirti più solo, di capire che puoi farcela, devi farcela. E noi ce la faremo, sono sicura“.

Fiorello riceve il Premo Città di Sanremo, assegnato dal direttore artistico, ovvero dal suo amico Amadeus. «E’ il premio più bello della mia carriera, e chi se lo dimentica questo – dice commosso Fiore -. Non riesco a dire qualcosa di simpatico. Lo dedico a tutti quelli che hanno lavorato perché questo festival arrivasse alla quinta puntata: è il nostro premio», aggiunge sollevando in alto il riconoscimento.

 

 

 

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