HANNO UCCISO IL CAMPIONATO/ La Serie A di calcio come l’Uomo Ragno degli 883. Napoli killer: la squadra di Spalletti vince a Salerno e fa il vuoto. Brilla la stella di Osimhen

di FABIO CAMILLACCI/ Max Pezzali e gli 883 nel 1992 inciserò un brano che spopolò e spopola ancora: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”. Il Napoli di Luciano Spalletti, invece, ha ucciso il campionato già al giro di boa. Azzurri da record, mai visti prima: la vittoria in casa della Salernitana per 2-0 con reti di Di Lorenzo e Osimhen negli anticipi del sabato validi per l’ultimo turno del girone d’andata, permette alla squadra di Spalletti di girare a quota 50 punti, cancellando di fatto il precedente primato stabilito dal Napoli di Sarri che nella stagione 2017-2018, di punti ne fece 48.

Il passo falso in Coppa Italia è già alle spalle. Certo, l’eliminazione agli ottavi di finale a opera della Cremonese fanalino di coda del torneo brucia ancora, ma, i sogni di gloria partenopei quest’anno sono ben altri. Anche perchè questo Napoli fa impressione per sicurezza, compattezza e pericolosità.

E poi, con un Osimhen in queste condizioni il Napoli può sognare in grande anche in Champions (nella foto: il nigeriano che è capocannoniere del campionato con 13 reti). Alle lore spalle i campani hanno fatto il vuoto: con la Juventus penalizzata di 15 punti (in attesa dei vari ricorsi), a inseguire restano solo le due milanesi. Il Milan in crisi, in attesa della sfida con la Lazio di martedi prossimo è a -12 dalla vetta; mentre, l’Inter fresca vincitrice della Supercoppa, è a -13 prima di affrontare lunedi 23 l’Empoli al Meazza.

Lotta salvezza, il Verona è ancora vivo e spera. Al Bentegodi, Depaoli e Lazovic piegano il Lecce. La squadra di mister Marco Zaffaroni ritrova la vittoria e sale a 12 punti. Unica nota negativa in casa Hellas: il grave infortunio di Henry. Mentre il tecnico dei salentini Baroni perde anche Umtiti, infortunio a una spalla per lui. Nel 2023, per i gialloblù 7 punti in quattro partite: vittorie con Lecce e Cremonese, pari esterno col Torino e sconfitta di misura in casa dell’Inter. Il ruolino di marcia è buono per la salvezza, soprattutto in caso di crollo di una delle squadre che precede il Verona, ora terzultimo in solitaria.

Squillo Toro a Firenze: i granata battono 1-0 la Fiorentina. La squadra di Juric è bella e concreta: decide una pennellata dell’ottimo centrocampista russo Miranchuk, l’uomo dal tiro mancino al fulmicotone. E per certi versi per il Torino è anche un successo storico, visto che non passava in casa della Viola dal 1976, cioè dai tempi del grande Torino dei “gemelli del gol” Felice Pulici e Ciccio Graziani. Una finestra sull’Europa per il Toro che sale al 7° posto con 26 punti in attesa di vedere cosa farà l’Udinese a Genova contro la Sampdoria.

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