Guido Longo nominato dal Governo commissario alla Sanità della Calabria. E’ stato prefetto a Vibo Valentia e questore a Reggio Calabria

Il prefetto Guido Longo, 67 anni, è stato nominato dal Consiglio dei ministri commissario alla Sanità della Calabria. Longo ha alle spalle un curriculum di primissimo piano. Già dirigente di Squadra mobile, Dia e Servizio centrale, è stato questore di Caserta, Reggio Calabria e Palermo. Ha ricoperto anche il ruolo di prefetto di Vibo Valentia. Longo vanta all’attivo importanti operazioni antimafia e la cattura di numerosi latitanti. In un tweet il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha definito “un uomo delle Istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”. E’ stata quindi una soluzione ottimale dopo le dimissioni del commissario precedente (che in una intervista ammetteva di non sapere di predisporre fare il piano anti-covid), le dimissioni imposte al successore prescelto (che aveva blaterato di inutilità delle mascherine), la rinuncia dell’ex rettore dell’Università La Sapienza di Roma per indisponibilità della moglie a trasferirsi in Calabria,e  il mancato accordo con l’attuale coordinatore del Comitato tecnico scientifico consulente del Governo per l’emergenza covid.

I compiti affidati dal Governo al commissario Longo

Al neo commissario Longo –  si legge nella delibera del Cdm –  sarà affidato “l’incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150”.

“Nell’ambito della cornice normativa vigente si affidano al Commissario ad acta” diversi interventi e tra questi “l’adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera” oltre che il “completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il fabbisogno assistenziale” e la “definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche”.

Tra gli interventi anche il “monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei Nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale”, la “definizione dei tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie in coerenza con il fabbisogno assistenziale, con l’attivazione, in caso di mancata stipula del contratto e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente”.

Prevista anche l’attuazione “dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150” e tra questi l’adozione del “Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 previsto dall’articolo 18 del decreto legge 17 marzo 2020″.

 

 

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