Giuseppe Conte a “Otto e mezzo” in un’ora di botta e risposta con Lilli Gruber e Sallusti: a Natale socialità e spostamenti ridotti e niente “liberi tutti” sulla neve ma orari prolungati dei negozi per evitare affollamenti

di ROMANO LUSI – Evento di rilievo stasera su La7: ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo” il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha rinunciato al collegamento da Palazzo Chigi, recandosi nello studio dell’emittente faccia a faccia con la conduttrice, che, supportata a distanza da Marcello Sallusti, direttore del “Giornale”, lo ha interrogato a tutto campo per un’ora. E Conte non si è sottratto a nessuno dei quesiti.

Ecco in sintesi alcune delle domande e risposte. Innanzitutto quali spostamenti saranno consentiti in occasione del Natale. “Sugli spostamenti tra regioni a Natale – ha detto Conte –  ci regoleremo in base ai dati dei contagi. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti sciistici, il problema del protocollo è un conto, ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”.

E sul vaccino: sarà facoltativo o obbligatorio? Risposta di Conte: “Non c’è un orientamento per l’obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. La precedenza sarà data alle categorie vulnerabili ed esposte. Penso che le vaccinazioni inizieranno da fine gennaio”.

E le categorie che dai tradizionali acquisti natalizi non avranno gli incassi degli altri anni come verranno assistite? Risposta: “Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi oltre allo scostamento di bilancio di 8 miliardi. Sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche. Dobbiamo intervenire per la cultura, lo spettacolo e il turismo e interverremo anche per partite IVA e autonomi. Lo scostamento di bilancio per il quale abbiamo chiesto l’autorizzazione del parlamento è dedicato a loro”.

“Il Consiglio europeo di dicembre sarà decisivo per trovare l’accordo sul Recovery fund. C’è un problema, un veto politico di Polonia e Ungheria. L’ostacolo è questo. Ma c’è grande senso di responsabilità e confido che i paesi che hanno posto il veto sullo stato di diritto rivedano la posizione – ha detto ancora Conte. È giusto che lo facciano perché altrimenti danneggeranno le loro stesse economie”.

Scuole: “Cercheremo di aprirle prima di Natale, stiamo lavorando per questo”.

Commissario alla sanità in Calabria: il governo chi sceglierà dopo le tre dimissioni consecutive? Risposta: “Domani abbiamo un Consiglio dei ministri, domani dobbiamo chiudere questa partita”. 

Quali limitazioni per il cenone di Natale? Quante persone si potranno accogliere  in ogni famiglia? Risposta: “Uno stato libero e democratico non puo’ entrare nelle case e dire quante persone siedono al tavolo. Bisogna ridurre gli assembramenti creati dalla socialità, ma consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei negozi“. E a questo proposito Conte ha spiegato che converrà dilatare un po’ gli orari di apertura proprio per evitare code e affollamenti.

Infine i rapporti con le opposizioni: Conte ha ribadito in sostanza che il contributo delle opposizioni è stato sempre ben accetto e perciò sollecitato, ma la sede istituzionale più propria per il confronto è e rimane il Parlamento.

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