GERMANIA, CALCIO 2.0/ La Bundesliga è ripartita. Clima surreale: spalti deserti, mascherine e niente abbracci dopo i gol. Spicca il 4-0 del Borussia Dortmund nel “derby della Ruhr”. La prima rete della ripartenza è del 19enne fenomeno norvegese Haaland

di FABIO CAMILLACCI/ In Italia, in Inghilterra e in Spagna si continua a discutere se riprendere o meno la stagione calcistica; Francia, Belgio, Olanda e Scozia hanno detto stop. Il massimo campionato di calcio tedesco invece riparte. Classico clima surreale da partite a porte chiuse e da emergenza coronavirus, ma la Bundesliga è ripartita dopo 66 giorni di stop. Niente abbracci dopo i gol, al massimo tocchi di gomito tra compagni di squadra. Urla di gioia isolate in stadi popolati da non più di 300 persone tra atleti, staff, media e addetti ai lavori. Sala Var unica posizionata a Colonia con controllo su tutte le gare (anche le 5 andate in scena in contemporanea nel pomeriggio di sabato 16 maggio), distanze rispettate in panchina e a bordocampo, dove tutti indossano la mascherina. Insomma, come previsto, tutto surreale ma almeno la Germania ha il merito di aver riportato un po’ di sorrisi e di normalità nel sabato degli appassionati di calcio.

Il clou è stato il “derby della Ruhr” Borussia Dortmund-Schalke 04. E il primo gol della ripartenza dopo l’incubo Covid-19, non poteva che essere del 19enne talentuoso attaccante norvegerese Erling Braut Haaland: autentico nastro nascente del calcio mondiale. Nonostante le numerose assenze, lo squadrone di Favre rifila un perentorio 4-0 a uno Schalke inesistente, riportandosi a -1 dal Bayern Monaco capolista, che domenica è atteso in trasferta a Berlino dall’Union. Oltre al fenomeno Haaland, a Dortmund grandi protagonisti anche Brandt (due assist e il colpo di tacco che avvia l’1-0) e Thorgan Hazard (un assist e il gol del 3-0 per il fratello del più quotato Edin del Real Madrid). Ma il più scatenato del tridente giallonero è il franco-portoghese Guerreiro laterale di spinta e qualità, autore di una doppietta.

Le altre sfide della 26° giornata di Bundesliga. Perde terreno, e anche il terzo posto a vantaggio del Gladbach, il Lipsia di Nagelsmann, che rischia il k.o. interno: 1-1 col Friburgo. Meno ispirato del solito bomber Timo Werner, difesa sbilanciata e ballerina. Nel finale, l’ex romanista Schick si mangia il gol vittoria (l’attaccante ceco è in prestito al club della Red Bull); poi, al 91′ un fuorigioco ravvisato solo grazie alla Var toglie il 2-1 al Friburgo. Un grande stacco di Steffen regala il vantaggio al Wolfsburg, una papera di Castels favorisce l’1-1 dell’Augsburg. La Var annulla il 2-1 di Udokhai e al 91′ zampata decisiva di Ginczek per il successo del Wolfsburg. In attesa delle gare di domenica e lunedi, completano il quadro: Hoffenheim-Herta Berlino 0-3, Eintracht Francoforte-Borussia Moenchengladbach 1-3, Fortuna Dusseldorf-Paderborn 0-0. L’emergenza sanitaria continua ma la Bundesliga è ripartita.

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