FURIE ROSSE SPACCATE/ La questione Catalogna divide la Spagna del calcio: il catalano Piquè fischiato dai tifosi iberici, mentre Ramos del Real Madrid provoca sui social

di FABIO CAMILLACCI/ Il caos che regna in Spagna dopo il referendum per l’indipendenza della Catalogna e le dure parole di Re Felipe VI (“autorità catalane sleali e irresponsabili”), c’è un clima pesante nel ritiro delle “Furie Rosse” impegnate per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, anche se la Nazionale iberica è già praticamente qualificata come prima del girone dell’Italia con gli azzurri destinati invece al playoff per volare al prossimo campionato del mondo. “È una situazione sgradevole”, commenta il c.t. spagnolo  Julen Lopetegui, a tre giorni dalla sfida di Alicante con l’Albania. Al centro della scena, quella “Roja” che per l’unità del Paese negli anni ha fatto molto più della politica.

Gerard Piqué e Sergio Ramos protagonisti delle tensioni. Il primo, calciatore catalano e simbolo del Barcellona indipendentista, è stato infatti fischiato e contestato dai tifosi durante l’allenamento della Spagna lunedì a Madrid, tanto da far ventilare a una parte della stampa spagnola l’ipotesi di un addio alla Nazionale. Il secondo, capitano della Spagna e soprattutto del Real Madrid (la squadra della monarchia) fa discutere per quanto postato su Instagram: Ramos appare con le maglie di club e nazionale e sullo sfondo si vede una cartina della Spagna con i colori della bandiera nazionale, il tutto accompagnato dalla scritta “Sergio Ramos, il capitano” (foto).

L’appello del c.t. Lopetegui sul caso Piquè ha spiegato: “Gli ho parlato, dopo tutto quello che è successo volevo sapere come sta mentalmente, se è al 100%. Ho capito che lo è, sta bene, ha voglia di esserci ed è motivato, se non avessi avuto queste percezioni non l’avrei convocato. C’è da gettare un po’ di acqua fredda su questa storia, nella speranza che lo sport unisca. Nella prossima gara contro l’Albania ci giochiamo il lavoro di un anno e mezzo, dobbiamo concentrarci su questa partita e chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Spero che Alicante sia con noi, che non ci sia la tensione di questi giorni”.

E i giocatori? Abbassare i toni sembra l’obiettivo della maggior parte del gruppo. Koke assicura che lo spogliatoio pensa solo all’Albania: “Si parla sempre della stessa cosa, l’argomento ha un po’ stancato. Noi siamo professionisti”. Thiago Alcantara indica la strada: “Noi dobbiamo giocare a calcio, non parliamo di politica. Le opinioni personali ognuno di noi le lascia a casa”. E il presidente della federcalcio Larrea smentisce le voci sull’addio di Piqué: “Rimarrà con noi, questo è un gruppo unito”. Più dei fischi ai catalani, degli insulti, delle contrapposizioni politiche e delle bravate da social di Sergio Ramos? Inevitabile: purtroppo la spaccatura del Paese ha palesi riflessi sulla Nazionale spagnola.

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