di FABIO CAMILLACCI/ Ormai la Formula 1 sta diventando un po’ come il calcio con la sciagurata moviola in campo: spesso per conoscere il nome del vincitore e gli altri piazzamenti, bisogna aspettare le investigazioni post-gara. E’ accaduto anche nel Gran Premio d’Austria. Giallo risolto: sul circuito Red Bull Ring trionfa una Red Bull, quella di Max Verstappen. Alle sue spalle la Ferrari dell’ottimo Charles Leclerc che lentamente sta ribaltando le gerarchie in casa Cavallino Rampante: è lui a oggi la prima guida della “Rossa”. Ma il successo dell’olandesino volante è stato sub judice per parecchio tempo. Considerato regolare dai commissari di gara il decisivo sorpasso con cui Verstappen al terzultimo giro ha scavalcato il pilota monegasco di Maranello: messo fuori da un colpo di Max al gomito della curva 3. Nel documento ufficiale gli steward spiegano: “Chiudendo la traiettoria alla curva i due piloti si sono affiancati e non c’era abbastanza spazio per due monoposto. Non abbiamo ritenuto che entrambi i piloti fossero interamente o prevalentemente da incolpare per l’incidente. Riteniamo che questo sia un incidente di gara”. Per quanto riguarda le altre posizioni: Bottas (Mercedes) sul gradino più basso del podio, davanti all’altro ferrarista Vettel e al compagno di squadra Hamilton. Bene le due Alfa Romeo: Raikkonen 9°, Giovinazzi 10°
Dura la reazione della Ferrari. Il team principal Mattia Binotto ha commentato l’esito dell’investigazione Fia dicendo: “Crediamo che sia una decisione sbagliata, crediamo che Charles abbia lasciato lo spazio per evitare il contatto. Dobbiamo rispettare le decisioni dei giudici. È arrivato il momento di voltare pagina in base alla prestazione avuta”. Poi, sull’olandese della Red Bull Binotto ha aggiunto: “Bravo Verstappen, ha fatto una fantastica gara. Oggi è stata una Formula 1 spettacolare, ci prenderemo la nostra rivincita”. Infine, interpellato sul Canada quando Vettel perse la gara a favore di Hamilton perchè penalizzato per una manovra azzardata, Binotto ha detto: “La decisione presa in Austria conferma l’idea che su Montreal avevamo ragione”. E c’è stato anche un giallo nel giallo. Ben prima della decisione ufficiale, infatti, attorno alle 18.40, è spuntato un finto documento della Fia, la Federazione internazionale dell’automobile, che parlava di un Verstappen penalizzato di 5″ con conseguente vittoria di Leclerc. Il falso è stato smentito pochi minuti dopo la sua diffusione. Altra stranezza: il sito della Fia è stato a lungo irraggiungibile. Stranezze di una Formula 1 che ormai appassiona sempre di meno.
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