Fiducia della Camera al governo sul maxi-emendamento alla manovra economica: 330 i sì, 219 i no

Tabellone elettronico della Camera con il risultato del voto di fiducia sulla legge di Bilancio. (Foto Ansa di Giuseppe Lami)

Il governo incassa la fiducia posta dal governo sul maxiemendamento alla manovra: 330 i sì, 219 i no e un astenuto. L’approvazione del provvedimento è prevista per domani. Il testo passerà poi all’esame del Senato.

Il dibattito in aula. “A questa fiducia ne seguiranno altre due. Si tratta dell’ennesima” che chiede l’esecutivo giallo-verde, “che da governo del cambiamento sta diventando il governo ‘del Gattopardo’ “, ha detto in Aula alla Camera Federico Fornaro, capogruppo di Leu, annunciando il no alla fiducia. La manovra, dice, “è una scatola vuota, che porta allo scontro con la Ue e il Paese a sbattere”.

“Non voteremo né la fiducia, né la manovra. C’è chi ha stappato lo champagne mesi fa, ma oggi non sappiamo neanche quali sono i saldi…” dice a sua volta Giorgia Meloni, prendendo la parola per la dichiarazione di voto di Fratelli d’Italia. Con i soldi stanziati in legge di bilancio per il reddito di cittadinanza ci sono “133 euro al mese a persona, non 780 euro. E’ il complotto mondiale delle calcolatrici?”, ironizza. “Vi abbiamo difeso, abbiamo difeso il governo e la nazione contro gli attacchi dell’Ue. Lo abbiamo fatto perché siamo sovranisti nel senso più puro del termine. Non potevamo che apprezzare un governo che sceglieva di alzare la testa verso l’Ue. Siete partiti temerari, spavaldi” e invece adesso “fate marcia indietro”, ha sostenuto la  Meloni.

Irridente  il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera Luigi Marattin secondo il quale  il governo gialloverde nei fatti “aumenta la pressione fiscale”. “Ciò che non permetteremo – prosegue – è però che passi l’idea che la competenza è delle élite e l’ignoranza del popolo. L’unica fiamma che avete acceso è quella dell’incendio che brucerà i risparmi dei cittadini”. Paradossalmente conclude attribuendo a questo governo le colpe che l’attuale maggioranza attribuisce ai governi precedenti, dominati dal Pd: “Quando ve ne andrete lascerete danni serissimi di finanza pubblica: non possiamo fare altro che lottare lealmente in questa Aula e dire no alla fiducia”.

La replica della maggioranza è affidata alla deputata leghista Rebecca Frassini:  “Il gruppo Lega voterà convintamente la fiducia a questo governo che sta facendo sì scelte coraggiose ma scelte del popolo. Sorrido – aggiunge – quando dall’opposizione si grida allo scandalo perché in sei mesi non siamo riusciti a fare quello che loro non sono riusciti a fare in sei anni. Milioni di italiani il 4 marzo hanno espresso il loro giudizio inequivocabile sul fallimento dei vostri governi”.

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