Esplode una villetta a Firenze: una vittima, salve due bimbe

villettaUn boato avvertito anche da lontano, una villetta venuta completamente giù: due bambine, di 7 e 10 anni, e il padre salvi, la madre non ce l’ha fatta: la donna è stata trovata morta sotto le macerie. E’ accaduto a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, in collina. Una fuga di gas è, al momento, la causa probabile per l’esplosione che ha distrutto completamente la casa. Roberto Mantione e una delle figlie sono stati estratti dai vigili del fuoco, l’altra bimba è uscita da sola dalle macerie. Al lavoro tre squadre dei vigili del fuoco, richiesto anche l’intervento dell’Usar medium, team dei pompieri specializzato in ricerca e recupero di persone sotto macerie. Sul posto, insieme ai medici inviati dal 118, carabinieri e protezione civile della Città metropolitana di Firenze che ha portato tra l’altro un gruppo elettrogeno per proseguire a oltranza.

Un boato spaventoso. L’esplosione ha distrutto la villetta, un’abitazione unifamiliare, pianterreno e primo piano, inserita in un borgo colonico in località Nutrice, lungo via Villamagna. “I soccorsi sono stati immediati ma è come se fosse un terremoto”, le parole del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. La casa non esiste più e ci sono danni visibili anche ad altre abitazioni del complesso. “Un boato sentito bene anche in lontananza”, hanno riferito alcuni residenti della zona. In molti sono accorsi e i vicini si sono messi a dare una mano, partecipando a una sorta di catena umana per togliere i detriti.

Soccorsi immediati, si cerca la donna dispersa. Ad estrarre dalle macerie l’uomo, titolare di un negozio per animali, e una delle figlie sono stati i vigili del fuoco. Un’altra bambina invece, da quanto spiegato, è uscita da sola. Da una prima ricostruzione sembra che fossero appena rientrati a casa. Le ambulanze li hanno poi trasferiti in ospedale, il padre a Careggi, le due bimbe al Meyer. Hanno riportato ustioni e sembra una sospetta intossicazione, una delle bimbe anche un politrauma. Al momento del trasporto in ospedale erano tutti coscienti.

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