ESAMI DI MATURITA’/ Alto gradimento degli studenti per gli argomenti della prima prova scritta. Ma non mancano le polemiche para-politiche

Personaggi e autori oggetto delle tracce per la prova prima prova scritta della Maturità: Giuseppe Ungaretti, Leonardo Scascia, Tomaso Montanari, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Corrado Stajano e Gino Bartali .

Stando a quello che hanno detto in tv gli studenti intervistati all’uscita dalle varie scuole, le tracce per la prima prova scritta degli esami di Maturità  maturità 2019 sono piaciute anche perché, investendo un vasto raggio di argomenti, ciascuno ne ha trovato uno adatto alla sua conoscenza e alle sue predilezioni. La preferenza, in genere, è andato ai temi di attualità, in particolare quello tratto dal discorso del prefetto Luigi Viana in occasione delle celebrazioni del trentennale dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo e quella, su sport e storia, che parte dall’articolo del giornalista Cristiano Gatti pubblicato su Il Giornale, che parla della vittoria al Tour de France di Gino Bartali

LE TRACCE  –

“Il porto sepolto”, confluita nel 1942 nella raccolta L’allegria, di Giuseppe Ungaretti.
 E’ una breve poesia che porta il titolo della prima e omonima raccolta di Ungaretti, pubblicata a Udine nel 1916. La poesia, assieme alle altre del Porto sepolto, confluirà poi nella Allegria di naufragi del 1919 e poi nelle successive edizioni della raccolta, diventando una delle più note della poesia ungarettiana. Il titolo del componimento è fondamentale per comprendere il senso della poetica ungarettiana: il porto è infatti simbolo del viaggio introspettivo del poeta alla ricerca del mistero dell’essere umano. Il poeta stesso ha spiegato più volte nei suoi scritti il senso del titolo di questa raccolta: da ragazzo conobbe dei giovani ingegneri francesi che gli parlarono di un porto sommerso esistente ad Alessandria d’Egitto, città natale dell’autore. Ungaretti rimase profondamente colpito da questa storia proprio perché queste rovine sarebbero rimaste nascoste per sempre: il titolo indica quindi qualcosa di oscuro ed indecifrabile.

Corrado Stajano e l'”Eredità del Novecento, Leonardo Sciascia e “Il giorno della civetta“. Il romanzo racconta la storia di alcuni omicidi commessi dalla mafia e della lotta del comandante dei Carabinieri Bellodi per scoprire la verità ed arrestare i colpevoli. Da questo romanzo nel 1968 il regista Damiano Damiani ha tratto un film.

“Il giorno della civetta” fu terminato nel 1960 e pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla casa editrice Einaudi. Trae spunto da un episodio reale di cronaca: l’omicidio del sindacalista Accursio Miraglia per mano della mafia, avvenuto a Sciacca nel 1947. L’ispirazione a fatti reali e di cronaca è un elemento tipico della scrittura di Sciascia. Sciascia, da sempre interessato alla situazione socio-economica della sua terra d’origine, era da tempo impegnato nella denuncia della mafia, che imperversava ignorata e impunita su tutto il territorio. Lo scrittore decise così di servirsi del genere romanzo giallo – cui spesso ritornerà per le sue opere successive – per poter esprimere il suo risentimento e trasporre in una cornice letteraria la cronaca di un fatto realmente avvenuto.

Testo argomentativo 1 – “Istruzioni per l’uso del futuro” è il testo dello storico dell’arte e saggista Tomaso Montanari: “Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”, sul valore del patrimonio culturale . Una scelta accompagnata da una polemica sollevata dal ministro tuttofare Matteo Salvini, il quale oggi ha indossato la divisa da insegnante per declamare: “Montanari? Finché questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all’Italia“. Già da ieri non erano mancate le polemiche sul tweet di Montanari su Zeffirelli: “Si può dire che il #maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen“.

Alle polemiche e alle richieste di sue dimissioni, lo storico dell’arte replica: “Trovo indegno e gravissimo l’attacco del ministro dell’Interno a un professore universitario: Salvini ha forse in mente di replicare il giuramento di fedeltà dei professori al regime? Se c’è una vergogna per l’Italia è la presenza al governo di un uomo e di un partito il cui programma è l’esatto contrario della Costituzione, per riprendere un’efficace definizione che il presidente Mattarella riferiva al fascismo. Le mie cariche non sono retribuite e non sono di potere, sono scientifiche. Una decisa dal Consiglio Universitario Nazionale, l’altra dal ministro Bonisoli. Rendo conto alla scienza e alla coscienza. Ho il diritto di dire e argomentare perché le onoranze pubbliche a personalità che hanno avuto posizioni esplicitamente razziste come Zeffirelli e Fallaci sono – a mio giudizio – un’offesa alla Costituzione.  Continuerò  -conclude Montanari – a esercitare questo diritto (garantito dagli articoli 21 e 33 della Costituzione della Repubblica) nonostante i tentativi di intimidazione del ministro della Paura: la cui presenza ai vertici del Paese sarà prima o poi ricordata come una pagina nera“.

Testo argomentativo 2: la traccia parte da un testo tratto da Steven Sloman – Philip Fernbach: “L’illusione della conoscenza”.

Testo argomentativo 3: l’eredità del Novecento, con brano tratto dall’introduzione di Corrado Stajano, giornalista e scrittore, alla raccolta di saggi “La cultura italiana del Novecento”.

Alle 8.30 c’è stata l’apertura del plico telematico. La password per accedere alle tracce è stata pubblicata sul sito del Ministero, www.miur.gov.it, e sui profili social.

Il messaggio di Giueppe Conte su Facebook – «Il mio sentito in bocca al lupo ai circa 520mila studenti che oggi si cimenteranno con la prima prova dell’esame di Maturità, che quest’anno riserva alcune novità. Siete chiamati a compiere gli ultimi sforzi. Posso immaginare i momenti di ansia e le notti insonni. Ora però conviene che affrontiate quest’ultimo tratto del vostro percorso formativo in modo sereno e positivo: ricacciate via inquietudini e paure e ripensate alle tante emozioni vissute, agli insegnanti e ai compagni che vi hanno accompagnato lungo questo cammino. Gli studi vi hanno reso consapevoli dei vostri diritti e dei vostri doveri, il sapere vi ha reso donne e uomini liberi, cittadini più responsabili. Godetevi questi ultimi momenti e volgete fiduciosi il vostro sguardo al futuro, che è proprio di fronte a voi, pronto a venirvi incontro».

Subito dopo Salvini si è lanciato in una imitazione del presidente con un suo messaggio. Invece il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha scelto un tono diverso su Twitter: «Cari ragazzi, è arrivato il momento. Forza! Sono certo che farete del vostro meglio! Buon lavoro a tutti e ricordatevi:  “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità (Lucio Anneo Seneca)”.

Le commissioni d’Esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi. I candidati iscritti alla Maturità sono 520.263, di cui 502.607 interni e 17.656 esterni. Il tasso di ammissione all’esame è stato del 96,3%.

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