TEMPI SUPPLEMENTARI 2.0/ Roma e Lazio a braccetto in zona Champions: tris giallorosso al Brescia, colpo biancoceleste in casa Sassuolo. Cagliari frenato da un Lecce mai domo. Primo acuto interno per Ranieri e la Samp lascia la zona retrocessione

di FABIO CAMILLACCI/ Romane a braccetto nelle gare del pomeriggio della domenica calcistica. Caicedo all’ultimo respiro ed è festa Lazio in casa Sassuolo, in quel di Reggio Emilia. I biancocelesti vincono 2-1 segnando oltre il 90esimo e restano al terzo posto. Caputo aveva pareggiato dopo il vantaggio firmato dal solito Ciro Immobile, capocannoniere con 15 gol. L’attaccante napoletano raggiunge così Tommaso Rocchi al terzo posto della classifica dei marcatori laziali di tutti i tempi. Una prova di maturità superata quella della Lazio che in passato si è fatta ribaltare spesso da squadre provinciali. La quinta vittoria consecutiva è un marchio Champions sulla squadra di Simone Inzaghi, generale fortunato. Ecco perchè Lotito lo ha scelto e confermato ripetutamente, perchè il patron della Lazio è un po’ come Napoleone: ai generali bravi, preferisce quelli fortunati; anche se Inzaghino è pure bravo.

La Roma riparte con un tris. Fonseca recupera alcuni infortunati e i giallorossi tornano a vincere dopo la brutta sconfitta di Parma prima della sosta, frutto di una rosa ridotta all’osso a causa dei tanti infortuni e dei tanti impegni ravvicinati. All’Olimpico, rotondo 3-0 per Dzeko e compagni contro il Brescia. Le reti tutte nella ripresa: apre Smalling, poi segnano Mancini e Dzeko. I giallorossi si riprendono così il quarto posto, anche se a pari punti con il Cagliari frenato dal Lecce. Nella Capitale, sugli scudi il difensore inglese: sblocca la partita e serve gli assist per gli altri gol (nella foto Ansa-Gazzetta.it: Smalling, Mancini, Zaniolo e Veretout festeggiano un gol). Dopo un primo tempo romanista deludente, Smalling suona la carica e lancia i suoi verso il successo: la squadra dopo il vantaggio si scioglie e mette in mostra anche un bel gioco. Ma la notizia del giorno è il ritorno di capitan Florenzi tra i titolari come esterno basso di difesa. Quindi, fine del presunto caso. “Rondinelle” impalpabili, il cambio in panchina con Grosso al posto di Corini non ha certo giovato. Con Balotelli e senza Balotelli, la compagine lombarda rimane mediocre e, inevitabilmente, merita l’ultimo posto in classifica con soli 7 punti. A gennaio, servirà un robusto intervento sul mercato.

Lecce-Cagliari 2-2. Dopo il rinvio a causa del maltempo, la gara dello Stadio Via del Mare è stata recuperata alle 15 di lunedi 25 novembre. Sardi sul 2-0 grazie alle reti di Joao Pedro e Nainggolan, raggiunti dai gol di Lapadula e Calderoni. Vince ancora il sorprendente Verona di Juric, una delle squadre del momento. Un lampo di Di Carmine illumina il Bentegodi e lancia l’Hellas che batte 1-0 la Fiorentina e la scavalca in classifica: Verona 9°, Viola 10°. Ai gigliati non basta Ribery. L’attaccante scaligero Di Carmine decide nella ripresa un match controllato dai padroni di casa. Montella perde subito Pezzella e tiene in panchina Chiesa. Finisce 2-2 Bologna-Parma, ennesimo derby emiliano del campionato, e lunch match della 13° giornata di Serie A. Nel primo tempo ducali avanti con l’ottimo Kulusevski, pareggia Palacio. Nella ripresa Parma nuovamente in vantaggio con Iacoponi raggiunto al 95esimo da Dzemaili. A Marassi, Gabbiadini più Ramirez e la Sampdoria sorride. All’Udinese non basta Nestorovski. Prima vittoria al Luigi Ferraris per mister Ranieri, che esce dalla zona retrocessione. Ai friulani costa cara l’espulsione di Jajalo a inizio secondo tempo. Finisce 1-1 il “Monday Night” Spal-Genoa.

 

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