Se l’Italia soffre per i cambi colore delle regioni gli altri paesi europei non se la passano molto meglio. In Germania la Merkel ha annunciato un prolungamento del lockdown dopo la Pasqua, ma poi, dopo 24 ore, si pente, chiede scusa e lo annulla. Invece in Gran Bretagna il premier Johnson non ritira la multa da 5mila sterline per chi va all’estero senza giustificato motivo.
Ripartiamo dal Regno Unito, dove è diventato legge il divieto (già imposto in questi mesi ai britannici) di viaggiare all’estero se non per ragioni essenziali e debitamente giustificate. L’indicazione è stata infatti inserita nel testo legislativo di proroga dei poteri d’emergenza legati alla pandemia sottoposto ieri al Parlamento da Boris Johnson, come sottolinea oggi la stampa del Regno Unito nel primo anniversario del primo lockdown nazionale imposto sull’isola esattamente il 23 marzo 2020.
La norma prevede multe da 5.000 sterline per chiunque cerchi di lasciare il Regno verso una qualsiasi destinazione estera in assenza di “giustificato motivo”. E s’inserisce nella più generale stretta ai confini (che comprende anche la quarantena cautelare obbligatoria in hotel sorvegliati per chiunque rientri da una trentina di Paesi più a rischio) introdotta dal governo per cercare di limitare il rischio d’importazione o di re-importazione delle più temute varianti del coronavirus, dopo essere riuscito faticosamente a riportare ai minimi il numero di decessi e di ricoveri dilagati nei mesi scorsi nel Paese a causa dell’ultima ondata dell’infezione.
La pandemia da Covid ha avuto un costo “enorme” e ha rappresentato uno dei periodi “più difficili nella storia” del Regno Unito, scrive il premier britannico in un messaggio in occasione del primo anniversario del lockdown sull’isola dal 23 marzo 2020, evocando ancora una volta cautela nell’uscita graduale dall’attuale confinamento, il terzo a livello nazionale, che il governo ha fissato secondo un percorso a tappe condizionate comprese fra il 12 aprile e non prima del 21 giugno.
La Germania, a prescindere dalla giravolta di oggi della Merkel, va detto che la decisione di un prolungamento della chiusura totale fino a dopo Pasqua (con successivo annullamento della restrizione) era stata presa di fronte a un aumento “esponenziale” della contaminazione e a una nuova variante “molto più letale” di Covid-19.
“La situazione è grave. Il numero di casi sta aumentando in modo esponenziale e i posti in terapia intensiva si stanno riempiendo di nuovo“, aveva detto la Merkel, che poco prima aveva parlato di Germania entrata in una “nuova pandemia” a causa della diffusione delle nuove varianti del Covid-19. “Abbiamo un nuovo virus. E’ molto più letale, molto più infettivo e contagioso per molto più tempo“, ha detto poi in una conferenza stampa.
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