E’ morta per le ferite la donna incinta che aveva tentato di sottrarsi al bombardamento russo dell’ospedale di Mariupol. E con lei morta la bambina che aveva in grembo. Altro che fake news, come voleva far credere l’emissario di Putin in conferenza stampa!

La donna incinta che era stata fotografata la scorsa settmana mentre veniva portata fuori dall’ospedale di Mariupol per sottrarsi, con altri pazienti, alla devastazione delle bombe dei russi, è morta insieme al suo bambino, contrariamente a quello che affermò in una conferenza stampa un funzionario del governo di Putin, che mostrò quella foto  sostenendo che era una fake news degli ucraini perché la notizia del bombardamento dell’ospedale era una invenzione di Zelenski. La donna era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale dopo l’attacco dell’esercito russo  ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. I medici avevano tentato di salvarle la vita ma aveva il bacino schiacciato, hanno fatto nascere il bambino tramite taglio cesareo ma non mostrava segni di vita, ha spiegato il chirurgo Timur Marin. Si è poi cercato di salvare la madre, ma anche lei è deceduta.

E’ una foto dunque, quella che riproduciamo qui accanto, che rappresenta la doppia infame brutalità sia delle truppe russe, sia di chi le sta dirigendo dal Cremlino.

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