di NUCCIO FAVA* – E’ un disegno molto impegnativo quello esposto dal presidente Draghi alla Camera. Col naturale presupposto della priorità alla lotta alla pandemia che, con lo sforzo solidale e generoso di tutti, può già essere considerata su binari positivi. Senza mai dimenticare però le comuni sofferenze, il numero delle vittime, le fatiche e i dolori e i lutti insuperabili che l’intera comunità nazionale ha subito. Anche per questo secondo il presidente del Consiglio è indispensabile non smarrire mai il senso di coralità e di impegno di ciascuno, insieme a tutte le istituzioni nel proseguire un profondo rinnovamento dell’Italia in ogni campo.
Per sanare prima di tutto le conseguenze della pandemia che ha colpito il mondo intero e l’Italia per prima e in modo particolarmente grave, guardando con fiducia e intelligenza in avanti per una ripresa indispensabile che riesca a sanare anche antichi mali e storici ritardi a partire dalla disparità e squilibri regionali tra nord e sud, la condizione femminile e dei giovani, in ritardi gravi specialmente nel mondo del lavoro e nella condizione delle imprese.
Le scelte compiute sia nella destinazione delle risorse, sia nel campo indispensabile di intervento nelle nuove tecnologie, nella digitalizzazione e della connessione informatica su tutto il territorio nazionale, costituiscono la condizione indispensabile per promuovere nuova crescita e sviluppo duraturo e positivo. Anche in questo senso, la fondamentale relazione con l’Unione europea e il nostro impegno per favorire la reale comprensione dell’esigenze e del ruolo del nostro paese non vanno in alcun modo intese come condizionamento e limitazione ma devono essere colte come straordinaria opportunità.
Con una citazione di Alcide De Gasperi del 1943, Draghi ha voluto richiamare senza alcuna retorica il significato di Liberazione e di impegno ricostruttivo dell’Italia intera, nel solco dei valori del 25 aprile appena commemorato con il presidente della Repubblica. Di qui anche il ringraziamento all’impegno del Parlamento per il contributo fornito per la stessa elaborazione e precisazione degli aspetti principali del recovery, auspicando che un rapporto positivo e fruttuoso possa proseguire ulteriormente nel fondamentale interesse di tutta la comunità nazionale.
*Nuccio Fava, presidente dell’Associazione Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1, del Tg3 e delle Tribune elettorali Rai
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