Assoluzione piena dal Senato (dove i repubblicani hanno la maggioranza) per Donald Trump dalla richiesta di impeachment presentata dai democratici per abuso di potere e ostruzione al Congresso. Il muro dei suoi sostenitori ha retto, anche se con una defezione eccellente: quella dell’ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney, che, rompendo con la linea del proprio partito, ha votato a favore della condanna di Trump per l’accusa di abuso di potere.
Il voto si è svolto in un clima infuocato per due fatti della vigilia di questo voto: il pasticcio avvenuto in casa democratica nello spoglio delle primarie nello stato dello Iowa e lo scambio di sgarbi istituzionali tra lo stesso Trump e la speaker (cioè la presidente) della Camera, la democratica (di origini italiane) Nancy Pelosi, che – come abbiamo riferito ieri – ha stracciato davanti alle telecamere (vedi foto) la copia del rapporto pronunciato da Trump sullo stato dell’Unione in risposta alla mancata stretta di mano che lei aveva offerto al presidente.
Trump può dunque tirare davvero un sospiro di sollievo e lanciarsi nella campagna elettorale con una sensazione: quella di essere uscito dalla vicenda dell’impeachment più forte di prima e di poter puntare alla rielezione, il prossimo 3 novembre, con più fiducia e probabilità di successo
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