PICCOLO DIAVOLO/ Il Tas riammette il Milan in Europa. Decisivo il passaggio del club da Mister Li al fondo Elliott che aveva fatto il grande prestito allo squattrinato cinese

di FABIO CAMILLACCI/ In casa Milan è sempre più caos societario, nonostante qualche giornale del Nord continui a parlare di importanti trattative di mercato per i rossoneri. Cari colleghi, siamo seri: il Milan a oggi fatica a pagare gli stipendi, figuriamoci se è in grado di ingaggiare calciatori come Morata. Il grande Totò vi risponderebbe: “Ma mi faccia il piacere!”. Però, in tale bufera, appare uno spicchio di cielo sereno. La notizia più attesa dai tifosi rossoneri inizia a trapelare pochi minuti dopo mezzogiorno: il Tas riammette il Milan nell’edizione 2018-19 dell’Europa League. Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna, infatti, ha parzialmente accolto il ricorso milanista e deciso di rinviare nuovamente il dossier Milan al confronto con la Uefa, affinché venga comminata una pena proporzionata e sia rivalutata la possibilità di un accordo che riconduca il club di via Aldo Rossi all’interno dei paletti imposti dal financial fair-play. Alle 12.48, ecco il comunicato ufficiale fare la sua comparsa anche sul sito del Tas di Losanna.

Decisivo il cambio della guardia forzato al vertice del Club. Come anticipato più di un anno fa da Altroquotidiano quando gli altri esaltavano e incensavano la faraonica, sconclusionata e folle campagna acquisti del Milan, l’uscita di scena di Mister Li, che a Roma chiamerebbero “er sòla” (peraltro pure indagato per falso in bilancio), è dunque risultata decisiva per il parere del Tas, evidentemente convinto dal piano di stabilità pluriennale con cui il fondo Elliott intende risanare e rifinanziare il club, dopo aver prestato i soldi al patron di cartone cinese. La verità è che Elliott non vede l’ora di cedere il Milan a qualcun altro. Una buona iniezione di fiducia anche per la squadra. Ora il presente e il futuro potrebbero essere più rosei, anche a livello di calciomercato.

Il comunicato del Tribunale arbitrale dello sport. Nella nota tanto attesa si legge: “Il Collegio del TAS incaricato del procedimento arbitrale ha parzialmente accolto le istanze del Milan ed ha deciso quanto segue:  la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è confermata nella parte in cui stabilisce il mancato adempimento, da parte del Milan, del requisito del pareggio di bilancio. La decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB del 19 giugno 2018 è annullata nella parte in cui stabilisce l’esclusione Milan dalla prossima competizione UEFA per la quale si sarebbe, altrimenti, qualificato nelle due stagioni successive (ovvero la stagione 2018/19 o la stagione 2019/20).  Il caso è rinviato all’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB per l’irrogazione di una sanzione disciplinare proporzionata. Il Collegio del TAS ha rigettato la richiesta del Milan di ordinare all’UEFA la conclusione un accordo transattivo, ma ha stabilito che la decisione dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA CFCB di escludere il Milan dalle competizioni per club da essa organizzate non è proporzionata. Il Collegio ha ritenuto che alcuni elementi rilevanti non fossero stati adeguatamente considerati dall’Adjudicatory Chamber, o che gli stessi non potessero essere adeguatamente considerati al momento dell’emanazione della decisione appellata (il 19 giugno 2018), tra cui, in particolare, l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà dello stesso”. Tradoto: la solita pagliacciata. Tipica di chi governa il mondo del calcio e dello sport in generale.

Gioia rossonera. La decisione del Tas ha fatto esultare i nuovi proprietari forzati del Diavolo, lo si percepisce in comunicato in cui si legge: “Il Milan guarda avanti, con un nuovo proprietario, Elliott Advisors, per tornare alla piena solidità sportiva e finanziaria, e si impegna a rispettare le regole del Financial Fair Play della Uefa. Esprimiamo soddisfazione per l’odierna decisione del Tribunale arbitrale per lo sport di annullare il divieto imposto dalla Uefa alla partecipazione del club all’Europa League. Come affermato nella decisione, il Collegio del Tas ha osservato in particolare che l’attuale situazione finanziaria del club è migliorata, in seguito al recente cambio di proprietà del club”.
Si registra anche il commento dello stesso fondo Elliott che ha ereditato il Milan dall’inadempiente Mister Li: “La vittoria legale di oggi è un primo passo importante nella ricostruzione del Milan: questa ricostruzione non sarà un progetto a breve termine e c’è un bel po’ di duro lavoro che Elliott è pronto a fare. Elliott è felice di aver potuto supportare il Milan davanti al Tas e che il nostro intervento abbia permesso il conseguimento di questo risultato positivo per il club. Giocare in Europa è parte del patrimonio del Milan, ed esserne esclusi sarebbe stato davvero un peccato. Ora lavoreremo duramente per ricostruire la credibilità del club con la Uefa e per dimostrare di poter conquistare nuovi successi sul campo nel pieno rispetto delle regole del Financial Fair Play della Uefa”. Nonostante le dichiarazioni di facciata, è ancora caos societario in casa Milan.

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