di FABIO CAMILLACCI/ La 29° giornata di Serie A va in archivio con un doppio 2-0: uno interno, quello dell’Atalanta sul Napoli, e uno esterno, quello dell’Udinese sul campo della derelitta Roma. Dunque, Atalanta sempre più in versione Champions League; anzi, diciamolo chiaramente, con un pizzico di fortuna e qualche arbitraggio favorevole in più rispetto alla Lazio del potente e fortunato Claudio Lotito, sarebbe stata la Dea la vera anti-Juve. Lo diciamo e scriviamo senza timore di essere smentiti: quella di Gasperini è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Corsa, pressing a tutto campo e tanta qualità. Quarto posto blindato per i nerazzurri che piegano il tanto incensato Napoli di Gattuso con le reti di Pasalic e Gosens.
Agli azzurri partenopei non basta un buon primo tempo; contro questa Atalanta c’è poco da fare, le reti arrivano al 2′ e all’11’ del secondo tempo (nella foto il 2-0 atalantino). La compagine di Bergamo con la quarta vittoria di fila dopo la ripartenza del campionato, si garantisce la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Il Napoli, invece, saluta definitivamente il sogno Champions. In realtà, la possibilità che il Napoli potesse riuscire a riaprire la lotta per il quarto posto, non è mai esistita. E’ stata solo un’invenzione giornalistica. Il Napoli di De Laurentiis, non si sa perchè, gode di buona stampa. Buon per lui.
Dea macchina da gol. Un attacco atomico quello dell’Atalanta, il migliore del torneo con ben 82 gol segnati. I ragazzi di Gasp continuano a volare centrando peraltro la settima vittoria consecutiva considerando anche le gare prima dello stop causa emergenza coronavirus. Bergamaschi sempre a -4 dal terzo posto dell’Inter, a -8 dalla Lazio e a -12 dalla Juentus capolista. Proprio vero, se non avesse perso punti per strada inopinatamente, sarebbe stata la Dea la vera anti-Juve. Mentre il Napoli si ferma dopo 5 successi di fila e conferma quella dimensione da Europa League già garantita dal trionfo in Coppa Italia.
Udinese, colpo salvezza all’Olimpico: la Roma crolla e dice definitivamente addio alle ambizioni Champions. I giallorossi sono lo specchio del club: una società allo sbando a causa dei tanti errori commessi dal patron americano James Pallotta. La squadra di Fonseca contro i friulani va subito sotto e poi resta in 10 uomini per la giusta espulsione di Perotti: rosso diretto per un’entrata assassina dell’argentino. I bianconeri colpiscono con un gol per tempo: prima Lasagna, poi Nestorovski.
Il buio in fondo al tunnel. Per la Roma è sempre più notte fonda, con il tecnico portoghese che sbaglia tutto fin dall’inizio mandando in campo una formazione improbabile. La cosa grave è che i capitolini sembrano aver ormai staccato la spina dal punto di vista mentale. E’ un 2020 disastroso per la Roma: settima sconfitta in 12 partite di campionato e il coronavirus che ha bloccato il passaggio di proprietà dal fallimentare e menagramo Pallotta, al magnate Friedkin. Il successo ritrovato (mancava da inizio gennaio) consente invece all’Udinese di portarsi a +6 dal terzultimo posto attualmente occupato dal Lecce. Adesso, venerdi di pausa, poi sabato 4 luglio si riparte con le prime gare del 30° turno.
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